1984 – TERMINATOR

 TERMINATOR ( James Cameron, USA 1984, 103′, 7.2/10, MyM – 9€) (Commento del 2012 con una piccola introduzione al film scritta recentemente, ma sempre prima del libro sull’amore)

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 Introduzione al film

In questo sito io racconto una storia difficile da credere: che fino ad ora la psicologia non abbia voluto vedere le relazioni negative perché l’amore è da sempre una relazione negativa e alle donne sta bene così.

Anche Kyle racconta a Sarah una storia difficile da credere: che lui è venuto dal futuro per proteggere lei dal Terminator, una macchina programmata per distruggere che sembra un uomo ma non lo è. Sarah è tutt’altro che propensa a credergli, ma tutti i fatti danno ragione a Kyle e alla fine lei gli crede, prima con la ragione ma questo conta ben poco e poi anche col cuore (accettando di amarlo).
Nel corso di questo unico rapporto sessuale lei darà a Kyle un figlio, che cambierà il corso della storia perché viene allevato sapendo una cosa che oggi non sa nessuno a livello cosciente ma che in futuro tutti sapranno se oggi una donna (una sola donna basterebbe) la ammetterà a livello cosciente. Provate un po’ ad indovinare cosa sa questo figlio di tanto rivoluzionario?
Ebbene si, il figlio di Sarah sa a livello cosciente quello che oggi tutti sanno e nessuno ammette coscientemente di sapere: che esistono le relazioni negative e che una persona negativa sembra una persona ma invece è un Terminator programmato per distruggere le persone che sono persone, ovvero le persone positive. Il figlio di Sarah sa insomma quella cosa difficile da credere che io racconto in questo sito.
Quanto a Kyle che viene dal futuro significa soltanto che lui ha immaginato un futuro in cui la psicologia conosce e combatte le relazioni negative. Questo futuro però non potrà esistere se oggi Kyle non trova una donna disponibile ad ammettere coscientemente l’esistenza delle relazioni negative, approvando al massimo livello questa psicologia del futuro radicalmente diversa dalla psicologia del presente. Kyle questa donna la trova e si chiama Sarah, ma è sola la protagonista di un film. Io in questo sito cerco una Sarah che sia una donna reale (se siete una donna pensate che potreste essere proprio voi, mentre se siete un uomo pensate che potreste darmi una mano a convincere una donna ad essere una Sarah).
Per vedere questa storia in questo film dovete pensare che la polizia che non vede mai il Terminator rappresenti la psicologia attuale che non vede mai le relazioni negative. Perché non ha il mandato per vederle, mica perché è cieca, e il mandato non ce l’ha perché sono le donne a stabilire cosa va bene e hanno scelto l’amore negativo. Osservate bene la Sarah al commissariato di polizia e notate che non dice una sola parola in difesa di Kyle. Eppure di elementi per capire che Kyle voleva il suo bene ne aveva in abbondanza.
Se Kyle non viene da un futuro reale ma solo da un futuro che lui stesso ha immaginato, ancora meno dal futuro viene il Terminator, perché il mandante del Terminator è l’inconscio (il sistema emozionale) negativo di Sarah. Capisco che sia difficile da credere ma l’utilità del film non sta mica nel mostrare che è cattiva la negatività aggressiva (tipicamente maschile) del Terminator, ma che è della stessa natura la negatività seduttiva (tipicamente femminile), quella che il male lo fa a se stessa. Il Terminator imbraccia fucili e pistole mentre Sarah e Ginger usano il rossetto, ma sono loro le vere responsabili dei morti fatti dal Terminator.
Comunque Sarah a minacciare di farsi fare del male dal Terminator, perché fino a quando lei non passa dalla parte di Kyle anche col cuore (mettendosi a combattere la sua stessa negatività, che è quella che rende invincibile il Terminator) lei non subisce nemmeno un graffio. Muiono in tanti, ma sono sempre gli altri e le altre a subire i danni della negatività evocata da Sarah e messa in atto da un uomo che ci sta ad essere negativo come le chiede di essere lei. Appena Sarah si mette a combattere la propria negatività, guarda caso lei viene subito ferita dal Terminator. Ma questo ormai non ha scampo, perché Sarah non lo appoggia più e alla fine sarà lei a ucciderlo definitivamente. Il messaggio è chiaro: io posso mostrarvi la vostra negatività, se me lo consentite, ma solo la persona oggi negativa può decidere di diventare domani positiva. Se non lo vuole lei, a livello del cuore, il mondo intero non riuscirebbe mai a renderla positiva.

Ultima annotazione e poi vi lascio alla lettura del mio commento per intero, che è lungo ma qui stiamo parlando di rifare il mondo su basi diverse e non potete aspettarvi che fosse una passeggiata di dieci minuti. Sarah istruisce il Terminator su come trovarla, via telefono, per ben due volte (e la seconda dopo che ha creduto a Kyle a livello razionale, il che dimostra quanto poco valga questo consenso). Se una volta potevamo attribuirla alla sfortuna (facendo finta per l’ennesima volta di non esserci mai accorti che qualcuno il male se lo fa da solo pur potendo benissimo non farselo), quando fa il bis siamo fortemente invitati ad ammettere che il Terminator lo pilota lei.

ATTENZIONE: La clinica C di cui parlo a volte nel mio commento è la clinica fondata sull’analisi della domanda spiegata sulla base del mio modello del cervello per psicologi (C sta dunque per Cervello).


|<= La trama


1) Ci sarà una guerra nel 2029, ma il fatto che ne deciderà l’esito finale è qualcosa accaduto oggi (nel 1984). Questo film racconta tale fatto, destinato a cambiare il corso della storia.

2) Los Angeles, ora 1.52. Un camion della nettezza urbana aggancia un bidone della spazzatura. Poi il motore si spegne, compare una strana luce e comincia a soffiare un vento improvviso. L’autista del camion impreca contro il camion e poi scappa a piedi. Un uomo nudo (Terminator) si rialza da terra e si guarda intorno senza tradire alcuna emozione, come una statua vivente. Poi va verso tre giovani punk, che lo deridono. Il Terminator pretende di avere i loro vestiti e i giovani tirano fuori i coltelli.  Ucciso un giovane con un pugno d’acciaio, però, i due rimasti gli danno tremanti i vestiti che aveva chiesto loro.

3) In città due giovani innamorati passeggiano stringendosi l’un l’altro e un barbone sdraiato accanto ad un muro dice di essere sempre stato amico di tutti. Compare un’altra volta la luce e un secondo uomo nudo (Kyle) piomba in terra come se venisse dal cielo. Si rialza, con una smorfia di dolore. Poi ruba i pantaloni al barbone. Due poliziotti lo vedono vestirsi e lo inseguono, mentre il barbone lamenta il furto dei suoi pantaloni dicendo che non capisce. Inseguito da molti poliziotti, Kyle ruba la pistola ad uno di loro e poi si confonde tra i passanti. Va in una cabina telefonica e strappa dall’elenco la pagina con tre utenti di nome Sarah Connor.

4) La mattina dopo Sarah, la protagonista femminile, va al lavoro su uno scooter. Serve ai tavoli alcuni clienti impazienti di essere serviti, sporcando i vestiti ad uno di loro per sbaglio. Non è invece per sbaglio che un bambino le infila il gelato in una tasca del grembiule, lodato da suo padre per questa impresa. Seconda cameriera: “I clienti saranno sempre così anche tra cento anni.” Nel frattempo il Terminator va a comprare armi. Come paga, uccide il negoziante.

5) Anche Kyle prepara un fucile e lo nasconde sotto l’impermeabile. Intanto il Terminator si ferma ad una cabina telefonica e guarda l’indirizzo della prima Sarah Connor. Va a questo indirizzo e uccide la donna, sempre senza mostrare alcuna emozione. Un piccolo cane gli abbaia contro. La nostra Sarah sente alla TV che una sua omonima è stata assassinata.

6) Kyle ruba un’auto, con la sua bravura e non con la sua forza come aveva fatto il Terminator. Poi si addormenta e sogna la battaglia dell’anno 2029. Ci partecipa anche lui, e capiamo che è un uomo che viene dal futuro.

7) Sarah e l’amica che abita con lei (Ginger), si sistemano i capelli in bagno, al ritmo della musica di una cassetta. Telefona il fidanzato di Ginger (Matt), che pensando di parlare con questa le dice cosa le farà, una volta a letto con lei. Fattasi passare Ginger, le ripete le stesse esatte parole. Poi le due ragazze si pavoneggiano davanti allo specchio. Il ragazzo con cui esce Sarah, ha lasciato detto alla segreteria che non può venire. Ginger: “Maledetto. Soltanto perché ha una Porche non può trattarti così. È venerdì sera, accidentaccio!”

8) Sarah esce per andare al cinema e dopo aver incrociato Matt che va da Ginger parte con lo scooter. Kyle la segue in auto. Alla centrale di polizia è arrivata la notizia dell’uccisione della seconda Sarah Connor dell’elenco telefonico. Il tenente e il suo collaboratore si danno molto da fare ma non ci capiscono nulla, e sfogano la frustrazione fumando e bevendo caffè. Chiamano a casa di Sarah, ma Ginger e il suo ragazzo sono troppo impegnati a fare sesso con la musica accesa per sentire il telefono. I poliziotti fanno il possibile, ma già pensano a gestire il fallimento previsto dei loro sforzi.

9) Sarah sente dell’omicidio di una seconda omonima alla TV di un bar e capisce che lei è la prossima vittima designata. Il barista la vede preoccupata, ma preferisce pensare che è pazza. Vorrebbe un aiuto, ma non lo trova. Esce dal bar impaurita e nota Kyle che la segue. Terrorizzata, si rifugia in un bar-discoteca e chiama la polizia al telefono, trovando occupato.

10) Un’auto della polizia si è appena allontanata, quando il Terminator si presenta a casa della nostra Sarah. Ginger va al frigo con la cuffia in testa e non sente Matt aggredito dal Terminator. Dopo aver ucciso Matt, il Terminator spara a Ginger uccidendola. Lui pensa di aver ucciso Sarah, ma poi sente questa che lascia alla segreteria il suo indirizzo, e ora sa dove trovarla.

11) Sarah riesce a parlare con la polizia e il tenente le dice di restare tranquilla e in pubblico mentre lui arriva. Arriva prima il Terminator, non visto da Sarah che è invece terrorizzata quando incontra lo sguardo di Kyle.  L’assassino le si avvicina indisturbato e sta per spararle quando è colpito da una fucilata di Kyle. Si rialza e sta di nuovo per sparare a Sarah quando è colpito in pieno dai colpi di Kyle.

12) Il Terminator si rialza di nuovo, quasi fosse immortale, mentre Sarah lo guarda incredula. Kyle gli grida: “Vieni con me, se vuoi vivere!”. I due scappano, inseguiti dal Terminator, che li guarda come se la scena fosse vista da una telecamera e poi elaborata da un computer. Il Terminator è disarcionato dall’auto dei fuggitivi che partono a tutto gas. Un poliziotto vede il pirata della strada ma ignora il Terminator, che lo uccide parte all’inseguimento con la sua auto.

13) In auto, Sarah ha paura e fa per scendere dall’auto in corsa, bloccata da Kyle che si presenta come un sergente incaricato di proteggerla da chi la vuole uccidere. Sarah non capisce perché ce l’ha con lei e Kyle gli spiega che è per qualcosa che farà. Poi le dice che il Terminator non è un uomo ma una macchina blindata rivestita da un normale tessuto umano vivo. Sembrano proprio uomini e si possono riconoscere solo da quello che fanno. Lei obbietta che non si sa fare una cosa così e Kyle le dice che sia lui che il Terminator vengono dal futuro. Sarah cerca di scendere, ritenendolo un pazzo. Lui la trattiene e lei gli morde il polso. Kyle: “I cyborg non provano dolore, io si. Non lo fare mai più”. Poi le dice che nulla fermerà il Terminator e alla fine Sarah decide di di affidare a lui le sue speranze di cavarsela.

14) Mentre la polizia scopre il parcheggio in cui si nasconodo e lo comunica a tutte le unità, quindi anche a quella guidata dal terminator, Kyle le spiega che ci sarà una guerra tra le macchine e gli uomini, con le macchine che decidono di sterminare gli uomini. Le racconta dei campi di sterminio e le mostra il marchio che ha sul braccio. “Ma ci fu un uomo allora, che ci insegnò a combattere le macchine, mostrandoci il loro unico punto debole e permettendoci di capovolgere a nostro favore la guerra. Il suo nome è John Connor. Tuo figlio, Sarah. Tuo figlio che ancora non è nato”.

15) Il terminator li trova e li attacca. Nuova fuga e nuovo inseguimento. L’auto della polizia guidata dal terminator, alla fine, si schianta contro il muro. Arrivano le altre auto della polizia. Kyle viene arrestato, il terminator è lì ma nessuno lo vede. Alla centrale di polizia c’è uno psichiatra, perché “dobbiamo scoprire se Kyle è pazzo.”

16) Non lo è, perché vediamo il terminator che si toglie la pelle sciupata e dentro ha una struttura in acciaio, proprio come detto da Kyle. Questi, intanto, è ammanettato e sta rispondendo alle domande dello psicologo. Le risposte sono dettagliate, ma né lo psicologo né i poliziotti che assistono all’interrogatorio gli credono. Spiega che la macchina che ha permesso a lui e al terminator di venire ad un’età precedente è stata distrutta. Nessun altro potrà venire, nessuno potrà tornare indietro.

17) Tutti lo prendono per pazzo. “Tecnicamente parlando” dice lo psichiatra “è… svitato… Lo vedi che non c’è un briciolo di prova?”. Di prove ne ha viste molte, Sarah. È la polizia che non ne ha vista (o voluta vedere?) nessuna.  Le pallottole non lo uccidono? Avrà un giubbotto antiproiettile. Ha sfondato il parabrezza con la mano? Si sarà rotto le ossa, ma era drogato e non sentiva dolore. Il tenente invita Sarah a dormire, dicendole che lì è perfettamente al sicuro.

18) Quando lo psicologo esce dalla centrale, il terminator entra. Basta un paio di occhiali da sole a nascondere il suo occhio mancante, con dentro una telecamera, visto che gli altri non vogliono vedere la sua vera natura. Un attimo dopo, le certezze del tenente si sono già rivelate una pura illusione e la caserma è piena di macerie e di cadaveri. Anche il tenente è ucciso.

19) Kyle riesce a liberarsi dalle manette e a portare in salvo Sarah. Ora lei ha chiaro di chi può fidarsi e di chi no.

20) Scende la notte. Kyle e Sarah trovano riparo in un sottopassaggio. Sarah ha freddo e lui l’abbraccia per riscaldarla. Lei le chiede come si chiama di nome e che effetto fa attraversare il tempo. ”Una luce bianca, un dolore; è come nascere, forse.” Sarah scopre del sangue e si prende cura di lui, mostrando di soffrire per le sue sofferenze e di preoccuparsi per lui.

21) Mentre gli fascia il braccio ferito, Sarah lo invita a parlarle di suo figlio. “Ha la mia altezza. Ha i tuoi occhi” (cominciamo a capire chi sarà il padre). “Ha una gran forza. Ci si fida di John Connor”. Sarah prima le chiede il nome del padre, ma poi dice che non lo vuol sapere. Kyle le dice che si è offerto lui per essere mandato qui ”per conoscere bene la leggenda: Sarah Connor”. Sarah gli chiede se è sicuro che sia lei quella donna e quando lui dice di esserne certo dice: “Andiamo, Reese. Ho l’aria della madre del futuro? Insomma, ti sembro eroica, organizzata? Non so neanche riempire una distinta in banca (si allontana da lui). Senti Reese: io non l’ho chiesto questo onore e non lo voglio. Non lo voglio (sospira).” Allora Kyle le trasmette il messaggio che il figlio gli ha affidato per lei: “Grazie, Sarah, per il tuo coraggio negli anni oscuri. Io non posso aiutarti in quello che presto dovrai affrontare, se non dicendoti che il futuro non è deciso. Tu devi essere più forte di quanto immagini tu possa essere. Tu devi sopravivere, altrimenti io non potrò esistere.”

22) Ora Sarah torna vicino a lui e prova a dormire. Prima vorrebbe sentire ancora qualcosa del posto da cui viene lui. Lui le parla della guerra e delle unità di sterminio. Ma peggio di tutti sono i terminator, perché irriconoscibili. I cani, però, li riconoscono.

23) Quando si sveglia da quel sogno, Sarah dice di aver trovato quel mondo abbastanza terrificante. È l’alba di un nuovo giorno. La coppia prende una stanza in un hotel. Kyle va a comprare materiali per fare bombe.

24) Sarah fa una doccia, poi telefona a sua madre, che insiste per sapere dove si trova. Sarah glielo dice, ma all’altro capo c’è il Terminator, che subito parte in moto verso l’hotel. Kyle torna ed entrambi preparano candelotti esplosivi al plastico.

25) Le bombe sono pronte. Sarah è sul letto, vestita. Lui, coi soli jeans, è seduto alla finestra, guardando chi arriva. Sarah ha paura di essere trovata dal Terminator. “Guardami, sto tremando. Io, la leggenda. Devi essere abbastanza deluso”. Lui non è deluso e racconta della foto di lei che gli dette John Connor. Su quella foto “ho imparato a memoria ogni lineamento, ogni tua curva. Ho attraversato il tempo per te, Sarah. Ti amo. Ti amo da sempre”. Dopo questa rivelazione lui si allontana, ma lei lo segue e lo bacia. Si abbracciano, poi fanno l’amore con trasporto. È a questo punto che viene concepito John, il bimbo che sarà cresciuto sapendo che ci sono ‘persone che non sono persone’, ma macchine per uccidere le persone.

26) Il terminator arriva. Sarah si allaccia le scarpe e scherza con Kyle. Ridono. Il cane lupo dell’albergo abbaia, riconoscendo il terminator, così quando lui spara sul letto colpisce solo i cuscini messi sotto le coperte a sembrare persone. Loro rubano un’auto e scappano. Inseguimento. “Prendi il mio posto” dice Kyle a Sarah lasciandogli la guida dell’auto. La lotta è all’ultimo sangue, ma le bombe non fanno nulla al terminator. Kyle è colpito. Il terminator finisce sotto a un camion-cisterna che trasporta benzina.

27) Nessuna forza può piegarlo, però, è un attimo dopo è sul camion e punta sui due. Kyle si ferma, dicendo a lei di scappare. Quando il camion lo supera, gli mette un candelotto di dinamite nel tubo di scappamento e va a ripararsi dentro un cassonetto. La cisterna esplode, diventando una enorme bomba incendiaria. Sarah è salva dietro ad un muro. Il terminator brucia, sotto gli occhi di lei. Kyle si aggira tra le fiamme. Si abbracciano. Sarah: “Ce l’abbiamo fatta. Lo abbiamo distrutto”. Errore, hanno distrutto il rivestimento esterno, le sembianze umane. Il robot di acciaio è integro e si alza da terra, andando verso di loro.

28) I due si rifugiano dentro una fabbrica. Stavolta è Sarah che guida (è nata la “buona combattente” di cui aveva parlato lui, la donna del futuro che sta con le persone e contro le macchine, ma veramente, non come ieri; ora il destino del terminator è segnato).

29) Chiusi tra un muro e il Terminator, Kyle affronta il terminator pur sapendo che non può batterlo, per rallentarne l’avanzata mentre lei si allontana. Viene colpito, ma quando il terminator lo sorpassa gli mette un candelotto di dinamite nella giuntura del ginocchio. Saltano in aria entrambi, e Kyle muore.

30) Non muore il Terminator, invece, che pur senza corpo e ridotto ad una testa con due braccia, avanza con le braccia e cerca di afferrare Sarah, che sta piangendo l’uomo che l’ha salvata. Non ha più le donne dalla sua parte, però, perché Sarah fugge da lui, inorridita. È ferita (da quando ha amato Kyle non sta più dalla parte del terminator e non ha più l’incolumità assicurata). Sarà un’altra macchina (una gigantesca pressa) a fermare per sempre il terminator (la cattiveria che nasce dal cervello, non dal corpo, visto che permane anche senza il corpo). A pigiare il bottone rosso, però, è Sarah, la donna che per prima ha creduto ad un pazzo che vedeva macchine programmate per uccidere le persone dove gli altri vedevano persone rese cattive da una società cattiva o da una natura umana cattiva. Sarah, pigiando il bottone: “Sei tu terminato, bastardo.”

31) Arriva la polizia e l’ambulanza. Ma la sua battaglia Sarah la farà da sola, preparandosi a dire al figlio ancora nel suo ventre la verità che gli ha rivelato suo padre. Con una jeep va verso il Messico, fuggendo dalla guerra nucleare. Si ferma a fare benzina, ed è qui che un bambino le scatta la foto che il figlio poi darà al padre (il primo Kyle è morto, ma ogni nuovo bambino è un altro Kyle, se fa sua la scoperta del primo Kyle). Ad unire queste due generazioni è una donna, come è giusto che sia. Una donna che è stata amata dal primo Kyle, che per lei ha dato la sua vita, e che amerà suo figlio insegnandogli quel che Kyle le ha insegnato. Vediamo cosa Sarah sta registrando, per il figlio ancora in lei. «Nastro sette. 10 Novembre. Quello che mi è più difficile è decidere cosa dirti e cosa non dirti. … Devo raccontarti di tuo padre, però è una cosa molto difficile. Influenzerà la tua decisione di mandarlo qui sapendo che è tuo padre? Se tu non mi mandi Kyle non nascerai mai. Mio Dio c’è da impazzire pensando a questo. Ma credo che debbo dirtelo. Glielo devo proprio a Kyle. Magari ti aiuterà sapere che, nelle poche ore che abbiamo avuto ci siamo amati tanto. Ci siamo amati per tutta la nostra vita.» Il piccolo messicano scatta la foto proprio a questo punto. Sarah guarda la sua foto, mentre il piccolo dice che viene una tormenta. “Lo so, dice lei.”

32) Poi parte. La strada è lunga, ma dritta.


<= Kyle come psicologo che combatte l’atteggiamento negativo


L’eterna lotta tra il bene (qui rappresentato da Kyle, l’uomo venuto dal futuro) e il male (qui rappresentato dal Terminator, il robot programmato per uccidere) può essere interpretata in infiniti modi diversi. La lettura proposta qui è quella di una psicologia che studia i problemi derivanti da un atteggiamento negativo e perciò supporrà che il Terminator rappresenti una persona in atteggiamento negativo di tipo aggressivo e Kyle lo psicologo che combatte tale atteggiamento.

Nell’introduzione al film si dice che esso racconta un fatto destinato a cambiare il corso della storia. Il cambiamento di Sarah mostrato dal film è che alla fine lei scopre che non tutti quelli che sembrano persone lo sono veramente. Nella lettura fornita qui, lei scopre che esiste anche l’atteggiamento negativo, ovvero che non tutte le persone vogliono star bene ma ci sono anche quelle hanno scelto di stare male. Una sofferenza per scelta è un concetto rivoluzionario? Si, perché cambia radicalmente il senso della sofferenza umana.

2)      Compare un uomo (il Terminator) che sembra non provare alcuna emozione. È un uomo quello che vediamo? Si, certo, anche se nel seguito verrà detto che è un Terminator, ovvero una macchina programmata per uccidere. È un uomo che ha qualcosa di strano, però, perché non prova emozioni. Secondo la clinica C è un uomo in atteggiamento emozionale negativo, che prova pseudo emozioni (ovvero emozioni che si procura da solo) e proprio per questo diventa incapace di provare vere emozioni (ovvero emozioni prodotte dalla situazione che ha davanti).

Tre giovani punk stanno guardando la città col cannocchiale. Hanno un atteggiamento negativo anche questi tre ragazzi, e lo si vede dal loro abbigliamento provocatorio, dal modo sgradevole in cui si trattano tra di loro e dal disprezzo con cui trattano lo sconosciuto che si sta avvicinando a loro.

Il Terminator pretende di avere i loro vestiti. L’uomo nudo sta cercando dei vestiti da mettere e pretende che i tre ragazzi glieli diano. Pretendere è tipico dell’atteggiamento negativo, essendo il suo scopo, la parte utile che giustifica la scelta di provare emozioni spiacevoli.

Visto che si mette male, un giovane porge la sua camicia al Terminator. La pretesa del Terminator viene prontamente soddisfatta, non appena i ragazzi si rendono conto della sua capacità di uccidere. Anche l’atteggiamento emozionale uccide, ma non togliendo la vita fisica quanto togliendo la possibilità di provare emozioni positive, ovvero la possibilità di star bene.

3)      In città due giovani innamorati passeggiano stringendosi l’un l’altro… La terza scena è quella dell’arrivo del protagonista positivo (Kyle), che in questa lettura è lo psicologo venuto dal futuro per combattere la persona in atteggiamento negativo (il Terminator). Chi è innamorato di qualcuno o di qualcosa, gli attribuisce valore, e ogni volta che si attribuisce valore c’è atteggiamento positivo (mentre chi ha un atteggiamento negativo disprezza tutti e tutto, e infatti la scena dell’arrivo del Terminator comincia col camion della spazzatura, un modo per dire che tutto il mondo è spazzatura).

Un barbone sdraiato accanto ad un muro dice di essere sempre stato amico di tutti.  Anche il barbone che si dice amico di tutti mostra un atteggiamento positivo, orientato all’apprezzamento di persone e cose.

Il nuovo venuto (Kyle) si rialza, con una smorfia di dolore.  La smorfia di dolore dice che Kyle prova emozioni provocate dall’esterno e questo lo qualifica come persona in atteggiamento emozionale positivo.

Kyle ruba i pantaloni al barbone. Anche Kyle ha bisogno di procurarsi dei vestiti e li ruba, senza pretendere che gli vengano dati perché lui ne ha bisogno, come fa la persona negativa.

I poliziotti si mettono a inseguire Kyle. L’arrivo dei poliziotti potrebbe essere messo in relazione col fatto che Kyle ha rubato i pantaloni, ma il “non capisco” del barbone fornisce un’altra chiave di lettura. I poliziotti potrebbero rappresentare gli psicologi ai quali ci si rivolge quando non si capisce qualcosa del proprio o dell’altrui comportamento. Il fatto che questi psicologi non inseguono il Terminator, ma l’uomo venuto dal futuro per combattere l’atteggiamento negativo del Terminator, dice che loro rappresentano la psicologia negativa, quella che non combatte l’atteggiamento negativo ma, di fatto, lo appoggia. Questi psicologi sono descritti come poliziotti perché il loro compito è mantenere l’ordine attuale, arrestando chi vuol cambiarlo (Kyle).

Kyle ruba ai poliziotti le loro armi. Anche l’uomo venuto dal futuro è uno psicologo, perché egli difende Sarah non solo con le armi ma anche rivelandogli la parte nascosta del Terminator ovvero la sua parte inconscia, e l’esperto di inconscio è appunto lo psicologo. Il fatto che egli si arma con le armi che ha preso ai poliziotti, allora, significa che la psicologia praticata da Kyle usa gli stessi mezzi di quella praticata dai poliziotti. Il fine è molto diverso, però, e addirittura opposto, perché Kyle combatte il Terminator e il suo atteggiamento negativo, mentre la polizia per tutto il film insegue lui, proteggendo di fatto il Terminator e consentendogli di agire indisturbato.

4)      Sarah, la protagonista femminile, va al lavoro su uno scooter. Più che la protagonista femminile, Sarah è la protagonista, perché un film racconta sempre la trasformazione di una persona e in questo film a cambiare è lei, mentre sia Kyle sia il Terminator restano alla fine come erano all’inizio.

Sarah serve ai tavoli alcuni clienti impazienti di essere serviti. La Sarah iniziale ha un atteggiamento positivo o negativo? Il lavoro che ha scelto suggerisce che abbia un atteggiamento negativo (di tipo seduttivo e non aggressivo come quello del Terminator) verso gli uomini, proponendosi come donna al servizio del suo uomo. Il Terminator la attacca non per quello che è all’inizio ma per impedire che nasca la Sarah positiva che vedremo alla fine del film.

Sia il Terminator sia Kyle si procurano armi. Entrambi i protagonisti maschili si armano, ma il senso di una stessa azione è ben diverso se a farla è una persona in atteggiamento negativo o una in atteggiamento positivo. Il Terminator si arma per aggredire, Kyle per difendersi da tale aggressione.

Il Terminator uccide la prima Sarah dell’elenco telefonico. Potremmo pensare che il Terminator uccide questa donna perché ne ricava un qualche vantaggio, ma il giocattolo schiacciato non è un caso e ci dice che una persona negativa disprezza persone e cose anche quando non gliene viene alcun vantaggio, semplicemente perché il suo assetto emotivo gli impedisce di attribuire valore a qualcosa. Questa insensibilità è resa nel film attribuendo al Terminator la qualifica di una macchina, di un robot che non può provare nulla. Il cane che gli abbaia contro mostra di saper riconoscere la sua natura cattiva, mentre nessuno fa qualcosa per fermarlo nel film. Non è perché le persone non vedono quello che i cani vedono, però, ma è perché non vogliono vedere.

La cameriera amica di Sarah:”Tu sei morta, cara!”. Questa cameriera non è una persona superficiale, che non vede la gravità dell’uccisione di una donna che porta lo stesso nome della sua amica, ma è una che vuole essere superficiale, una che non vuol capire.

6) Kyle ruba un’auto, con la sua bravura e non con la sua forza. Essere bravi a fare è una qualità importante dell’atteggiamento positivo, e Kyle ruba l’auto con destrezza. Essere bravi a distruggere è invece la qualità delle persone negative e il Terminator ruba l’auto rompendo il vetro del finestrino.

Kyle sogna la battaglia dell’anno 2029. Capiamo che lui viene dal futuro. Mentre l’obbiettivo torna sulla scena di guerra, possiamo cominciare a sospettare che molte delle guerre umane sono guerre tra un aggressore in atteggiamento negativo e un aggredito in atteggiamento positivo. Il che vuol dire che ci sarebbero molte meno guerre se gli atteggiamenti negativi venissero riconosciuti e combattuti. Nel film, però, Kyle è il solo uomo sulla terra a cui risulti l’esistenza delle persone in atteggiamento negativo (dei Terminator).

7) Sarah e Ginger si sistemano i capelli in bagno, al ritmo della musica. Dalla musica delle armi, passiamo alla musica di Ginger. Dall’atteggiamento negativo aggressivo del Terminator passiamo all’atteggiamento altrettanto negativo, solo di tipo seduttivo, di Ginger e della Sarah di partenza.

Telefona Matt e risponde Sarah perché Ginger non sente a causa della musica. La musica di Ginger raggiunge il suo scopo, che è quello di non fargli sentire nulla oltre a quello che lei stessa sceglie di sentire (mettendola nella stessa situazione del Terminator, che non prova altre emozioni oltre a quelle che si procura da solo) e lei non sente il telefono

Matt pensa al sesso.  Matt è interessato al sesso, ma le due ragazze lo sono altrettanto, visto che stanno a far bello il loro corpo e non il loro cervello. Interessandosi solo al sesso, Ginger e Matt rappresentano molte persone, che potremmo definire freudiane. La battaglia che Kyle è venuto a combattere non è solo quella contro Terminator (che incarna l’atteggiamento negativo aggressivo) ma anche quella contro Ginger (che incarna l’atteggiamento negativo seduttivo). In termini di psicologia, la lotta è tra la psicologia che combatte l’atteggiamento negativo di Kyle e la psicologia che, da Freud in avanti, lo appoggia. Sarah  comincia come amica di Ginger e finisce come amica di Kyle. In mezzo c’è un abisso.

Il ragazzo di Sarah non può venire e Ginger lo trova disgustoso. C’è molto disprezzo degli uomini in queste parole di Ginger, e non è molto diverso dal disprezzo per le persone del Terminator. Solo che le donne attribuiscono un valore morale al loro disprezzo verso gli uomini, considerandolo giustificato da quello che fanno gli uomini. Noi non sappiamo quali siano i torti di Pugley o cosa abbia fatto Matt per meritare di essere soprannominato ‘il verme’, ma ci limitiamo a osservare che nel film hanno un atteggiamento negativo, oggettivamente dalla parte del Terminator che non viene mai né visto né sentito, e tanto meno combattuto.

8) Mentre le ragazze si truccano, alla polizia c’è una brutta aria. La scena salta continuamente dagli uffici della polizia al bagno dove Ginger e Sarah si stanno truccando e possiamo pensare che tale accostamento sia giustificato dal fatto che la polizia è impegnata a difendere Sarah. Visto che per tutto il film la polizia non difende Sarah ma dà la caccia a Kyle, però, potremmo dare un altro senso a questo parallelismo. In questa lettura, la polizia è la psicologia alleata delle donne, che non vede il Terminator non per scelta dei poliziotti ma perché questo è quello che viene chiesto loro dalle due donne. Il mandato, più precisamente, è di combattere l’atteggiamento negativo aggressivo tipico degli uomini, facendo finta di non vedere l’atteggiamento negativo deduttivo tipico delle donne. Di fronte ad un Kyle che combatte l’atteggiamento negativo, però, il primo nemico diventa lui, per il semplice motivo che anche le donne hanno un atteggiamento negativo. E gli ‘sciacalli’ non sono i Terminator che vanno in giro uccidendo, ma i giornalisti che denunciano gli insuccessi della polizia (i Kyle che denunciano gli insuccessi della psicologia attuale).

9) Il barista vede Sarah preoccupata, ma preferisce pensare che è pazza.  Questo barista non vuol capire quali problemi affliggono Sarah, perché basterebbe che gli domandasse cosa ha per saperlo. Egli rappresenta un altro esempio di quella cattiva volontà, che poi viene mascherata adducendo presunte difficoltà di comprensione.

Sarah nota Kyle che la segue e ne ha paura. Uscita dal bar, Sarah ha paura nel vedersi seguita da Kyle, che la segue per proteggerla. Certo che ha paura, si potrebbe pensare, perché lei non sa che Kyle è lì per proteggerla. Questa spiegazione è falsa, però, perché Sarah potrebbe riconoscere l’atteggiamento di una persona così come lo riconoscono i cani, cioè guardando il non verbale (il modo in cui si muove, l’espressione del suo volto e così via). Sarah non lo riconosce come amico e la polizia non lo riconosce come alleato non perché non lo capiscono ma perché temono più l’atteggiamento positivo di Kyle che quello negativo del Terminator.

10) Un’auto della polizia si allontana. Il Terminator arriva a casa di Sarah. Questa auto della polizia che va via lasciando campo al Terminator, che infatti arriva subito dopo, esprime molto chiaramente da che parte sta la polizia. Si potrebbe pensare ad una coincidenza sfortunata, se il film non fosse pieno di coincidenze sfortunate, con la polizia che lascia sempre agire indisturbato il Terminator.

Ginger è sorda all’ambiente perché ascolta musica in cuffia. Ginger non sente come la polizia non vede. E se anche volessimo credere alla buona fede della polizia, pensando che non vede per sbaglio, non potremmo credere a quella di Ginger, che indossa la cuffia per non sentire e infatti non sente neppure il fracasso che c’è nella stanza accanto. La cuffia, infatti, non gli è andata in testa da sola, ma è evidentemente una sua scelta

Il Terminator intercetta la telefonata di Sarah a Ginger. Se la polizia non vede e Ginger non sente, Sarah fa qualcosa di più: chiama il Terminator e gli dice dove può trovarla. Non lo fa volontariamente, ovviamente, ma il suo inconscio stava e continua a stare dalla parte del Terminator. La controprova è che lei continua a temere Kyle. L’inconscio di Sarah è perfettamente in grado di vedere che lui ha un atteggiamento positivo, ma proprio per questo lo teme, avendo anche lui un atteggiamento negativo anche se di tipo seduttivo.

11) Al bar, Sarah è terrorizzata da Kyle e non vede il Terminator. Quando gli occhi da Sarah incontra quelli di Kyle, lei appare terrorizzata. È questo terrore ingiustificato che non gli fa vedere il Terminator, così come le cuffie di Ginger non glielo fanno sentire. Come le cuffie non sono lì per caso ma per non sentire, il terrore di Sarah non nasce per caso o per sbaglio, ma per non vedere il Terminator. È con metodi di questo tipo che l’inconscio di Sarah sta dalla parte del Terminator e prende le distanze da Kyle.

Per difendere Sarah, Kyle deve buttare in terra una ragazza vestita di rosso. In questa scena c’è una donna che ostacola Kyle, ma poi anche una donna che salva Sarah. La morte di questa seconda donna spiega come mai l’atteggiamento negativo delle donne l’ha sempre fatta franca, fino ad ora. Perché le donne pagano in prima persona la scelta di avere un atteggiamento negativo, facendo in primo luogo del male a se stesse. Non sapendo che il cervello può scegliere di farsi del male, si attribuisce questo star male femminile agli uomini e si chiede il risarcimento. Dopo di che lo star male femminile diventa conveniente.

12) Kyle si libera del Terminator saltato sul cofano dell’auto. Un poliziotto vede il pirata della strada e non vede il Terminator.  Il poliziotto vede il pirata della strada, ma non vede il Terminator. Questa è la psicologia di oggi.

13) Sarah ha paura di Kyle e cerca di scendere dall’auto in corsa. Cosa fa Sarah mentre Kyle la porta con l’auto lontano dai colpi del Terminator? Cerca di andarsene, come se non avesse capito se può fidarsi di lui o meno, come se non fosse chiaro ed evidente chi sta dalla sua parte e chi no.

Sarah non crede al robot, avendo visto che perdeva sangue. Osserviamo che quando gli argomenti sembrano smentire le parole di Kyle, allora Sarah li nota subito, dimostrandosi ottima osservatrice e persona molto razionale. È quando sono a favore che non ci fa mai caso, come d’altronde fa la polizia.

Kyle dice che i cyborg sembrano proprio uomini e si possono riconoscere solo da quello che fanno. Neppure le azioni che fanno, però, bastano a discriminare le persone positive da quelle negative, perché queste coltivano l’arte del mimetizzarsi e fanno volutamente le stesse cose degli altri, solo stando attente a non riuscire fallendo il risultato finale. Si riconoscono da quello che non fanno, invece. Lasciamo stare il Terminator, facilmente riconoscibile perché ha una negatività di tipo aggressivo, che non nasconde ma esibisce per far paura agli altri. Chi saprebbe dire, guardando a quello che fanno, se sono negativi la polizia o Sarah, sospettati di negatività di tipo seduttivo? La polizia sembra darsi tanto da fare per neutralizzare il Terminator e Sarah pure, per evitarlo. La diagnosi diventa invece facile se notiamo che la polizia non vede mai il Terminator e che Sarah non si allontana mai di un passo da lui. Sono forse sfortunati? Perché allora la polizia vede sempre Kyle e Sarah non perde una occasione per cercare di allontanarsi da lui? Perché con Kyle non sono altrettanto ‘sfortunati’?

Quando Kyle dice che viene dal futuro, Sarah pensa che è un pazzo. A favore della pazzia di Kyle c’è la sua pretesa di venire dal futuro (e non in senso figurato) ma visto che non è da pazzi tutto quello che sta facendo per lei, Sarah potrebbe quanto meno non essere sicura che è pazzo. Se lei preferisce a lungo pensarlo pazzo è perché vede benissimo che lui sta combattendo un atteggiamento che è anche l’atteggiamento di Sarah. Considerare pazzo uno che la pensa diversamente, attaccandosi a qualche elemento effettivamente debole di quello che sostiene, è un modo tutt’altro che raro di liberarsi da un avversario.

Sarah morde la mano di Kyle e questi sembra soffrirci molto. Un morso non dovrebbe essere un gran problema per un soldato abituato a ben altre ferite. Visto che a morderlo è la persona a cui sta cercando di salvare la vita rischiando la sua, però, quel morso gli fa particolarmente male. Questo morso esprime disprezzo ed ha un grosso valore simbolico, come più avanti avrà un grosso valore il bacio di Sarah, che invece esprime apprezzamento.

Sarah gli chiede se lui può fermarlo e Kyle dice che non lo sa. Non può essere lo psicologo a fermare l’atteggiamento negativo del Terminator, deve essere Sarah a farlo. Lo psicologo Kyle può spiegargli come funziona, ma come usare queste spiegazioni è una scelta che spetta a Sarah e che nessun altro può fare al suo posto.

14) Kyle parla a Sarah della guerra delle macchine contro gli uomini. La spiegazione razionale di Kyle non è molto convincente e i dubbi di Sarah potrebbero essere considerati ragionevoli. Solo in apparenza, però, perché contemporaneamente lui gli mostra anche dei fatti, impressi a fuoco sulla sua pelle. La guerra nucleare non c’è stata, ma ci sono stati i campi di sterminio. Prima di concludere che le spiegazioni di Kyle non sono convincenti, bisognerebbe chiedersi che spiegazioni convincenti sono state date dei molti crimini di massa che hanno insanguinato il XX secolo. Ma senza guardare troppo lontano, basterebbe che Sarah guardasse quello che lui sta facendo per lei in quel momento per credergli, se il suo inconscio non continuasse a stare dalla parte del Terminator.

15) Il terminator  si schianta contro il muro. Arrivano le altre auto della polizia. Non appena Kyle ha la meglio sul Terminator che li insegue, arrivano i poliziotti. Non vengono ad arrestare il Terminator, ma Kyle che lo combatte, e diventa sempre più chiaro da che parte sta la polizia e la psicologia che essa rappresenta. Sarah mostra di sapere bene da che parte sta la polizia, visto che gli consiglia di non opporsi all’arresto se non vuole essere ucciso. Bellissima è anche la scena del poliziotto che va a vedere nell’auto della polizia guidata dal Terminator. Lui è lì, non è invisibile, eppure non viene visto. Che non vogliano vederlo ora non è più un sospetto, ma una certezza. Il che non vuol dire che gli psicologi attuali siano in malafede coscientemente, ma che sicuramente lo sono inconsciamente.

Mentre lo psicologo si presenta come tale, fa uno sbadiglio. Tale sbadiglio sembra un invito a non credere alla sua professionalità.

17) La conclusione dello psicologo è che non c’è un briciolo di prova. Le prove non ci sono mai, quando non le si vuol vedere. E qualche spiegazione di comodo per i fatti la si trova sempre, quando la si vuol trovare. Nel frattempo Sarah non dice neppure una parola in difesa di Kyle. È allora la polizia che non capisce come stanno le cose o è lei che non lo vuol capire? È la polizia e lo psicologo che portano fuori strada lei, che si affida fiduciosa a loro in quanto esperti, o è lei col suo silenzio che porta fuori strada la polizia? Cosa può fare la polizia per difendere Sarah, se lei tace quello che sa, mostrando chiaramente con questo silenzio che non si vuol difendere dal Terminator?

19) Kyle porta in salvo Sarah. Ora lei ha chiaro di chi può fidarsi e di chi no. Quando Kyle la chiama, Sarah va senza esitazioni da lui. Se adesso sa che può fidarsi di lui, perché pochi minuti prima non ha speso una sola parola per difenderlo da chi lo voleva classificare pazzo? Perché lei ha a cuore i suoi interessi. Ora ha interesse ad essere salvata e va con lui. Prima aveva interesse a tacere, perché l’atteggiamento negativo che Kyle combatte è anche il suo atteggiamento come donna e le permette di avere tutto senza dare nulla. Sarah è rimasta in silenzio per la stessa convenienza per cui restano in silenzio gli spettatori di un atto di mafia, ben sapendo che un atto di omertà sarà ricompensato e uno di denuncia sarà combattuto con la stessa determinazione che qui vediamo attribuita al Terminator.

20) Scende la notte. Kyle e Sarah trovano riparo in un sottopassaggio. Sarah: “Kyle, che effetto fa attraversare il tempo?”. Kyle: “Una luce bianca, un dolore; è come nascere, forse”. In questa lettura, Kyle non viene dal futuro ma è semplicemente un uomo di oggi che ha immaginato un futuro diverso da quello ipotizzabile come continuazione del presente. Egli ha sognato un’altra psicologia e una società senza quella guerra infinita che è la guerra voluta dalle persone in atteggiamento negativo, ed ora vorrebbe raccontare a Sarah che cosa ha visto. Sognare un futuro diverso non è fantascienza, ma il primo atto di una delle molte rivoluzioni che hanno fatto la storia del genere umano. Un piccolo cambiamento di rotta nel proprio modo di vivere è solo un cambiamento. Un grosso cambiamento, invece, è descrivibile meglio dicendo che la vecchia persona è morta e una nuova persona è nata.

21) Kyle dice che il figlio di Sarah ha una gran forza e che ci si fida di lui. Il figlio di Sarah è una persona positiva ed ha la forza di chi crede in quello che fa, ma soprattutto è affidabile, perché fa quel che dice di fare. La persona negativa, invece, dice o pensa una cosa e poi ne fa un’altra di segno opposto (come la polizia che dice di combattere il Terminator e invece lo lascia agire indisturbato, addirittura combattendo contro chi lo combatte, o come Sarah che pensa di voler evitare il Terminator e poi gli telefona a quale indirizzo può trovarla)

24) Dall’hotel, Sarah telefona a sua madre, che insiste per sapere dove si trova. Sarah glielo dice, ma all’altro capo c’è il Terminator. Prima il Terminator si era travestito da poliziotto, adesso assume le sembianze di una mamma. Sembra una furbizia tecnica per scoprire dove si nasconde Sarah, ma è molto di più. L’atteggiamento negativo è difeso dagli psicologi, ma nasce in famiglia, quando una Ginger diventa prima moglie e poi madre. Anche Sarah era ben avviata a questa carriera, visto che aveva trovato un fidanzato con la Porche, ma poi incontra Kyle. Non è che gli getta precisamente le braccia al collo appena lo incontra, però, e per la seconda volta l’inconscio di Sarah preferisce il Terminator, comunicandogli il suo indirizzo e di fatto chiamandolo a se. Nel frattempo la parte razionale di Sarah sta con Kyle e lo aiuta a preparare le bombe per contrastare il Terminator.

Sarah: “Lui ci troverà, vero?” Kyle: “È probabile”. Certo che li troverà, visto che lei gli ha dato il numero di telefono dell’hotel in cui si trovano. Ma ora succede l’imprevisto…

Kyle: “Ho attraversato il tempo per te, Sarah. Ti amo. Ti amo da sempre”. Lui si alza, dicendo che non avrebbe dovuto dirlo.  Lo psicologo-Kyle non avrebbe dovuto dire “ti amo” alla sua paziente-Sarah, secondo la psicologia attuale che chiama amore l’amore possessivo delle donne in atteggiamento negativo. Glielo ha detto, invece, perché lui viene da un altro mondo, quello positivo che chiama vero amore quello orientato allo scambio e falso amore quello orientato al possesso. In un mondo positivo, una persona in più che ama Sarah non toglie nulla alle persone che la amano, come succede in un mondo negativo dove amare è possedere e un nuove possessore tende inevitabilmente a soppiantare il vecchio. Il miracolo del passaggio di Sarah dalla parte di Kyle ‘anima e corpo’, un miracolo che lui non aveva ottenuto affatto con le sue spiegazioni razionali e che aveva ottenuto solo per qualche minuto parlandole del figlio, avviene adesso. A produrlo è il fatto che lui riconosca a lei uno status di valore superiore al suo in quanto donna. “Ho fatto e farò sempre tutto per te” è una frase molto convincente per una donna, che scopre così di poter essere importante anche per una persona in atteggiamento positivo. Perché scegliere l’atteggiamento negativo e la sofferenza per avere potere se si può avere altrettanto potere scegliendo l’atteggiamento positivo e il piacere?

Lei gli va dietro e lo bacia. Poi si amano, concependo John, il bimbo che sarà cresciuto sapendo che ci sono ‘persone che non sono persone’. Notare che questo figlio non è il prodotto dell’incontro di due corpi, come vorrebbe la psicologia centrata sull’istinto sessuale, ma il prodotto dell’incontro di due idee che prima apparivano inconciliabili tra loro. Da un lato c’è la scoperta di Kyle, che distingue nettamente tra le persone degne di questa qualifica (quelle in atteggiamento positivo) e le persone che non sono vere persone ma macchine per distruggere (quelle in atteggiamento negativo). Dall’altro lato c’è la scoperta di Sarah che l’atteggiamento negativo fornisce solo una illusione di potere, mentre ci si sente davvero importanti quando si abbraccia una causa abbracciando la persona che la porta avanti.

26) “Prendi il mio posto”  dice Kyle a Sarah lasciandogli la guida dell’auto. Lo psicologo Kyle ha dato a Sarah la sua competenza. Ora lei può camminare con le sue gambe ed evitare l’atteggiamento negativo, se vuole evitarlo. È arrivato il momento in cui lo psicologo deve restituire alla sua paziente la sua vita, e tale passaggio è formalizzato dal gesto di Kyle che chiede a Sarah di prendere il suo posto alla guida. Subito dopo viene colpito. Non c’è da rattristarsi per questo, perché è giusto che lo psicologo, fatta la sua parte, esca dalla vita della sua paziente.

27) Il Terminator perde le sembianze umane e si mostra per quello è: un robot. Lo psicologo è il tecnico che sa cosa c’è dietro a determinati comportamenti umani e lo mostra alla persona che si rivolge a lui. L’intervento terapeutico su Sarah è perfettamente riuscito perché ora lei vede distintamente ciò che prima era nascosto dalle sembianze umane del Terminator. Non sono le fiamme ad aver portato alla luce il secondo livello del Terminator, ma il fatto che lei abbia preso coscienza dell’esistenza di quell’atteggiamento negativo che spiega il comportamento del Terminator, permettendo di fare previsioni attendibili sulla sua prossima mossa. Kyle, che era cosciente fin dall’inizio di questo secondo livello del comportamento umano, vedeva il robot anche quando era rivestito da sembianze umane. Sarah prima non lo vedeva e ora lo vede. Onore allo psicologo, che l’ha guidata nel prendere coscienza di ciò che prima era inconscio, e onore a lei, che dopo molte resistenze ha scelto alla fine di aprire gli occhi.

30) Il Terminator è schiacciato da una pressa. Questa semplice pressa meccanica che ferma un sofisticato robot elettronico esprime tutta l’importanza del consenso femminile dato col proprio corpo di donna. Se questo consenso non c’è, il robot si ferma, per sempre. Chi era allora che lo aveva costruito? Chi lo aveva programmato ad uccidere? Chi Gli permetteva sempre di rialzarsi, come se fosse immortale e imbattibile? Si, era il consenso che Sarah continuava a dargli, prima di amare Kyle, con una parte di sé.

A pigiare il bottone rosso, però, è Sarah. Non ci si meraviglia, a questo punto, che non sia Kyle a uccidere il Terminator, ma Sarah. Non è lo psicologo che può sconfiggere l’atteggiamento negativo della sua paziente, ma è la stessa persona che può rinunciare ad avere questo atteggiamento, dopo essere stata informata dallo psicologo sui suoi meccanismi inconsci.

31) Arriva la polizia e l’ambulanza. La polizia non era lontana, dunque. Se non c’era quando serviva non era per caso, ma perché non voleva esserci. E non voleva esserci perché l’utenza che si rivolge alla psicologia non gli aveva chiesto di combattere l’atteggiamento negativo, ma solo di far finta di combatterlo.

Il piccolo messicano dice che viene una tormenta. “Lo so”, dice lei.  Il XX secolo è stato il peggiore per l’atteggiamento negativo e ha prodotto due guerre mondiali e tre regimi apertamente razzisti. Nel XXI secolo le cose andranno ancora peggio, però, se il mondo (e in particolare il mondo Occidentale, che nel film è rappresentato dall’ambientazione della vicenda in una grande città statunitense) non cambierà strada. La psicologia vuole stare alla finestra, come in questo film fa la polizia, o vuole dare una mano per evitare una catastrofe annunciata?

32) Poi parte. La strada è lunga, ma dritta. La strada di Sarah è dritta perché lei ora sa che ci sono persone in atteggiamento negativo e perché il suo inconscio non fa più finta di non vederle. Il cane che siede dietro a lei in macchina rappresenta il suo inconscio, che può riconoscere tali persone con la stessa facilità e sicurezza con cui le riconosce il cane, da quando non sta più dalla loro parte ma dalla parte di Kyle che le ha sempre combattute.


|<= Sarah che sta a lungo dalla parte del Terminator


Il fatto che Sarah è destinata a diventare “la donna che sarà una leggenda per la prossima generazione” è più un auspicio che una realtà, nel film. Restando aderenti ai fatti mostrati, Sarah collude col Terminator sia direttamente (con le due telefonate) sia indirettamente (non chiedendo ai poliziotti di combattere il Terminator invece che Kyle). Dopo di che, la morte di Kyle è più imputabile al ritardo con cui lei crede a Kyle che alla potenza distruttiva del Terminator (che è mandato da altri e tra questi mandanti c’è anche e soprattutto l’inconscio di Sarah).

Se è vero che non è solo il Terminator ad essere negativo ma anche Sarah, fino al momento in cui lei passa dalla parte di Kyle facendo l’amore con lui, è il caso di chiedersi in quali aspetti della vita di lei si manifesta il suo atteggiamento negativo, più nascosto ma proprio per questo più insidioso di quello del Terminator.

4) Sarah lavora come cameriera in un fast food. Era il lavoro migliore che poteva fare? I dati per poter rispondere non sono disponibili, ma sapendo che lei ha un atteggiamento negativo si può e si deve esaminare l’ipotesi che la sua scelta lavorativa sia stata autolesionistica, come autolesionistiche sono le due telefonate in cui fornisce al terminator il suo attuale indirizzo.

Uomo che lavora nel fast food: “Lo danno 5 a 1”. Secondo uomo: “Beh, giocatelo tu, allora”. Gli uomini che parlano di scommesse sono oggettivamente persone poco costruttive o questo è il modo in cui Sarah li vuol vedere, perché vuole pensar male di loro? Cosa è orientata a pensare Sarah degli uomini viene fatto dire alla sua amica Ginger più avanti: maledetti, disgustosi, meritevoli di essere ‘gambizzati’.

La divisa di lavoro di Sarah è un vestito da donna con dei calzettoni da ragazzina. I clienti pretendono di avere le cose che hanno ordinato. Questo abbigliamento tende a unificare l’essere cameriera con l’essere donna, come a dire che essere donne significa servire gli uomini. Il tono pretenzioso dei clienti, tipico di una relazioni negativa, non significa allora solo un ambiente di lavoro sgradevole ma anche l’aspettativa di rapporti privati sgradevoli.

Sarah sporca i vestiti ad un cliente. Un bambino mette del gelato nella tasca di Sarah. Padre del bambino: “Mica male, tesorino. Dovrei darla a te la mancia”. Si possono fare dei danni per sbaglio o per scelta. Le donne li fanno per sbaglio (Sarah che sporca il vestito del cliente), gli uomini per scelta (bambino che volutamente mette il gelato nella tasca di Sarah, lodato dal padre per questo atto di disprezzo). Questa è la realtà a cui vuol credere Sarah, però, perché se ci sono uomini negativi ci sono anche uomini positivi, come quello che spende la sua vita per salvare quella di lei.

Cameriera: “Non prendertela, i clienti saranno sempre così anche tra cento anni”. È la collega di Sarah a dire che gli uomini sono sempre stati negativi e sempre lo saranno, ma Sarah non dissente e quindi approva. La negatività di Sarah è più insidiosa di quella del Terminator perché è sotterranea, nascondendosi dietro a quello che Sarah non fa più che manifestandosi con quello che fa.

7) Sarah e l’amica che abita con lei, Ginger, si sistemano i capelli in bagno, al ritmo della musica di una cassetta. Il terzo sintomo di atteggiamento negativo, dopo la non ricerca di soddisfazioni sul lavoro e la non ricerca di relazioni positive con gli uomini, è l’interessamento ad un sesso basato sul corpo e sul trucco, anziché su progetti da realizzare insieme. L’orientamento ad apprezzare il sesso per disprezzare tutto il resto è mostrato in Ginger e prende le forme di una cuffia sempre in testa, che non gli fa sentire nulla oltre a quello che lei ha deciso di voler sentire. Sarah è una Ginger, però, prima di diventare la Sarah dell’ultima parte del film.

Matt al telefono: “Prima ti strapperò i bottoni della blusetta uno ad uno e poi..”. Questo è il programma del fidanzato di Ginger, ma anche quello che sollecitano le due donne prendendo tanto a cuore il loro trucco. È vero che siamo tutti più che abituati all’idea che una donna si trucchi, ma è altrettanto vero che truccarsi è sinonimo di atteggiamento negativo.

8) La polizia telefona a casa di Sarah ma il telefono non viene sentito da Ginger e Matt che fanno l’amore ascoltando musica. Il lettore di cassette è per Ginger quello che per il Terminator è lo chassis in lega. Come il cuore di metallo rende il Terminator insensibile alle emozioni e quindi solo una macchina, infatti, così il lettore di cassette rende Ginger insensibile a quello che succede attorno a lei. Questo parallelismo da concretezza alla chiave di lettura che stiamo usando, che vede sia il Terminator che Ginger e Sarah in atteggiamento negativo, anche se di tipo diverso.

Sarah va al cinema con lo scooter e Kyle la segue in auto. Prima che il Terminator attacchi Sarah, spingendola tra le braccia di Kyle, facciamo il punto sulla sua vita. Lei ha una impostazione negativa e punta dritta verso la totale mancanza di soddisfazione sia nei rapporti di lavoro che nei rapporti con gli uomini. Questa negatività di Sarah non si vede all’esterno, però, come non si vede quella del Terminator. In apparenza il Terminator sembra un bell’uomo, anche se un po’ troppo aggressivo, e la vita di Sarah sembra una bella vita, anche se un po’ troppo rinunciataria. Kyle, che vede oltre alle apparenze, teme il Terminator e vorrebbe convertire Sarah ad un atteggiamento diverso, ma è solo contro tutti, un vero e proprio alieno all’interno di una società impostata negativamente. Tutti gli uomini di oggi sono come il Terminator, ma non vengono condannati per questo, fino a quando non vanno a colpire le donne. Tutte le donne sono come Sarah, e sono addirittura lodate per questo, attribuendo tutte le colpe dei loro problemi agli uomini che spadroneggiano su di loro. Così Sarah, prima di essere attaccata, non teme il Terminator ma Kyle, ovvero non teme l’atteggiamento negativo ma colui che lo combatte.

9) Sarah capisce che la prossima vittima designata è lei, ha paura e cerca aiuto. Perché di fronte al pericolo Sarah prova paura e chiede di essere aiutata mentre Kyle si sente coraggioso e offre il suo aiuto? Perché lei è negativa e si fa venire la paura per poi pretendere, in base ad essa, di ricevere senza dare. Lui invece ha un’impostazione positiva e si fa venire il coraggio nella situazione in cui Sarah si fa venire la paura per trovare le energie per fare. La differenza non è nelle persone, ma nell’atteggiamento che il loro sistema emozionale ha scelto di avere.

11) Il primo incontro tra i tre protagonisti avviene in un locale in cui si balla. L’ambiente in cui avviene questo primo incontro è altamente simbolico. La sala da ballo è un posto dove le persone si incontrano più sulla base del sesso che di progetti comuni. Dietro agli incontri basati sul fisico c’è l’idea che agli uomini piacciano le donne in quanto tali, indipendentemente da quel che fanno o non fanno, ed è un’idea negativa. Il Terminator negativo va a cercare Sarah in un posto che esprime la negatività di lei e vuole ucciderla, anche se al momento lei è come lui perché teme che domani cambierà e assumerà un atteggiamento positivo.

Per difenderla, Kyle deve buttare in terra una ragazza vestita di rosso. Anche questo dettaglio ci dice che le donne, da questa sconosciuta a Sarah passando per Ginger, stanno oggettivamente dalla parte del Terminator.

12) Il Terminator, però, si rialza lo stesso, quasi fosse immortale. Sarah lo guarda incredula e non sa cosa pensare, quando Kyle gli grida: — Vieni con me, se vuoi vivere! Questa frase di Kyle ha, oltre al significato letterale, un significato simbolico. “Vieni dalla mia parte” quella dell’atteggiamento positivo “se vuoi vivere” perché una vita vissuta negativamente non è vera vita. Non è vera vita quella del Terminator, ma anche quella di queste ragazze e di questi ragazzi che ballano e quella di Sarah, se hanno un atteggiamento negativo.

13) Sarah è portata in salvo da Kyle, ma continua a temerlo. Cosa fa Sarah mentre Kyle la porta con l’auto lontano dai colpi del Terminator? Cerca di andarsene. Non potendo dire che non ha visto di essere stata salvata da lui, dice che ha paura di lui. Cosa ci può fare lei, se ha paura? Potrebbe non farsi venire quella paura, non giustificata da quello che sta facendo lui ma che dal rifiuto del sistema emozionale di Sarah di stare dalla parte di Kyle.

“Io non sono così stupida come credi; non si possono ancora fare cose del genere”. Se Sarah avesse un atteggiamento positivo, la sua meraviglia davanti alle spiegazioni di Kyle sarebbe meraviglia e la sua difficoltà a capire sarebbe difficoltà a capire. Visto che ha un atteggiamento negativo, lei non sta cercando di capire ma di distruggere il valore di Kyle. Tale valore gli è chiaro, a livello inconscio, tanto quanto è chiaro allo spettatore del film, che a questo punto ha capito benissimo chi è il buono e chi è il cattivo della vicenda. Lei, però, lei lo nega a se stessa e a lui perché questo è il modo della persona negativa di sentirsi importante, facendosi bella con quello che riesce a distruggere così come una persona positiva si fa bella con quello che riesce a costruire.

Kyle: “Non ancora, non per altri 40 anni”. Sarah:”Stai dicendo che è una cosa del futuro?” “Un possibile futuro, ma io non so molto di cose tecniche”. “Anche tu vieni dal futuro, dico bene?” “Dici bene”. Sarah: “Bene”, poi cerca di scendere, ritenendolo un pazzo. Il classificare Kyle un pazzo è ciò di cui Sarah è cosciente, ma il vero motivo per cui vorrebbe scappare da lui è la credibilità delle sue parole. Come fa ad essere credibile uno che si dice venuto dal futuro? Interpretando la cosa in senso figurato e pensando che chiunque faccia il ruolo maschile (uomo o donna che sia) viene dal futuro, se è vero che fare il ruolo maschile significa proporre soluzioni future diverse da quelle usate oggi. Per esaminare il futuro che si propone bisogna andarci a vivere (ovviamente con la fantasia e non fisicamente). Dopo migliaia di anni in cui gli uomini pensano al futuro e le donne al presente, e che si mettono a vivere insieme non per fare figli (per quello basterebbero pochi minuti insieme) ma perché non c’è futuro senza presente e non c’è presente senza futuro, Sarah non può dire che nessuno glielo ha spiegato, che lei non se ne è mai accorta e che quindi è autorizzata a considerare pazzo l’uomo che le dice di aver visto un futuro diverso dal presente. Kyle si è appena qualificato come uomo e Sarah, classificandolo pazzo, si è rifiutata di dare il suo consenso di donna a quel futuro. Ancora una volta lei boccia la positività di Kyle, che ha passato la vita a combattere contro la negatività, e da il via libera alla negatività del Terminator.

Lui la trattiene e lei gli morde il polso. Kyle ha una smorfia di dolore. Non è piacevole essere considerati dei pazzi.

Kyle dice che non c’è modo di fermare il Terminator. Se non ci fosse modo di fermarlo, perché Kyle prova a farlo? Il punto è che non si può fermare fino a quando non è l’inconscio di Sarah a volerlo fermare. Se lei ammette a se stessa questa situazione, non solo si può fermare ma è già morto.

Sarah: — E tu puoi fermarlo? Lui non può fermarlo, così come uno psicologo non può eliminare i problemi del suo utente se questi li vuole avere perché ha e vuol continuare ad avere un atteggiamento negativo. Lui può aiutare Sarah a fermarlo, ma deve essere lei a volerlo, deve essere lei a voler passare da un atteggiamento negativo del suo inconscio ad uno positivo. Quando l’utente assegna allo psicologo il compito di fermare il suo atteggiamento negativo, non vuole fermarlo ma vuole dare la colpa dellì’insuccesso voluto allo psicologo. Da questo punto in poi Sarah non cerca più di scappare da Kyle, ma resta alleata del Terminator assegnando a Kyle un compito che non può assolvere senza la sua collaborazione.

17) Alla stazione di polizia, Sarah non difende Kyle e lascia che sia ritenuto pazzo. In questa lettura, la polizia non vede il Terminator e lavora solo per fermare Kyle perché questo gli chiedono le donne e, in ultima analisi, Sarah. La prova maggiore a sostegno di tale tesi è che Sarah non dice nulla a difesa di Kyle quando è alla stazione di polizia. Se Sarah avesse detto alla polizia chi gli sparava contro e chi la difendeva, la polizia si sarebbe alleata con Kyle contro il Terminator anche se non trovava ragionevoli le sue spiegazioni. La polizia non può fare nulla, come non può far nulla lo psicologo, se l’utente non gli chiede di fare. È dunque Sarah che, inconsciamente, chiede alla polizia di lasciar stare il Terminator e di mettere in discussione Kyle. Abbiamo visto che Ginger ha un atteggiamento negativo simile a quello del Terminator. Ginger, però, fa una scelta personale, mentre il Terminator è mandato da altri. Chi è il mandante del Terminator? Se è lo stesso che svia le indagini della polizia, dobbiamo concludere che il mandante è l’inconscio di Sarah. Il film non mostrerebbe allora la lotta tra una donna e un robot venuto da chissà dove con chissà quali scopi, ma la lotta tra la Sarah che vorrebbe vivere stando bene (Sarah positiva) e la Sarah che inconsciamente sceglie l’atteggiamento negativo, nonostante la sofferenza e l’assenza di vera vita e di vere emozioni che comporta, per avere potere (Sarah negativa).

21) Kyle dice a Sarah che si è offerto di venire per conoscere Sarah, la donna che sarà una leggenda per la prossima generazione. La Sarah che Kyle voleva conoscere non è quella che ha davanti, ma la donna che per prima ha abbandonato una posizione femminile vecchia di millenni per essere una donna positiva che combatte a fianco degli uomini positivi e non contro di loro. Ora è da vedere se Sarah vuole essere questa donna.

Sarah: “Tu parli al tempo passato di cose che non ho ancora fatto! Io così sto diventando pazza. Sei sicuro che sono io quella persona?” Al momento no, non vuole essere diversa da come è.

Sarah: – Io non l’ho chiesto questo onore e non lo voglio. Non lo voglio (sospira). Ogni storia d’amore prevede una donna inizialmente orientata negativamente, che non si fida dell’uomo e che cerca i difetti, non i pregi della proposta che lui gli ha fatto. Se lui è proprio convincente e la sua proposta è proprio valida, allora lei si converte, passando dall’orientamento negativo a quello positivo. L’Amore, quello con la ‘A’ maiuscola ha vinto. In questo copione, la donna aveva un atteggiamento positivo fin dall’inizio e aspettava solo una proposta veramente valida prima di gettargli le braccia al collo. Una donna che ha un atteggiamento iniziale negativo, invece, è tutta un’altra cosa, perché punta al fallimento finale e non rifiuta le proposte che giudica insufficienti ma quelle che ritiene valide. La Sarah che vediamo qui ha questo atteggiamento e non fa marcia indietro perché Kyle non è stato convincente, ma perché lo è stato. La ragione di lei è con Kyle, visto che le chiede di spiegarle il mondo da cui viene, ma evidentemente il suo inconscio è ancora contro Kyle e dalla parte del Terminator (come lo era alla stazione di polizia, quando non si è schierato con Kyle).

24) Sarah rivela al Terminator travestito da madre il suo indirizzo. Sarah non rivela volutamente il suo indirizzo. Lo fa per sbaglio, tuttavia ci sono sbagli che in realtà non sono sbagli ma scelte inconsce. Qui Sarah non ha trovato nulla che l’abbia fatta insospettire nella voce e nei discorsi di sua madre perché il suo inconscio continua a preferire l’atteggiamento negativo e a rifiutare quello positivo proposto da Kyle.

25) Sarah fa l’amoe con Kyle. Intanto osserviamo che questo sesso non è quello negativo di Ginger perché viene dopo che lui ha presentato un progetto e serve ad approvarlo. Non è l’incontro di due patrimoni genetici quello che mette al mondo John, ma un progetto di lui che, approvato da lei, diventa un progetto di entrambi. Il sesso di Matt e Ginger comincia quando entrano nel letto e finisce quando escono da esso. Quello di Sarah e Kyle è cominciato molto prima del loro incontro, con il sogno di un nuovo mondo fatto da lui, e finisce molto dopo, quando questo sogno diventa realtà perché il figlio di entrambi fa vivere le loro idee e le realizza. Dall’esterno questi due rapporti sessuali possono sembrare uguali, come il Terminator può sembrare uguale ad una persona vera, ma quello di Ginger distrugge ( i suoni, ma anche i colori e gli odori della vita) e quello di Sarah costruisce (nuovi valori e nuovi significati, oltre che nuovi profumi o sapori). Per questo Ginger muore, non perché ha avuto la sfortuna di trovarsi sulla strada del Terminator, invano difesa da Matt con la forza (ovvero con strumenti inadeguati a combattere l’atteggiamento negativo). Per questo Sarah vive, non perché ha avuto la fortuna di incontrare Kyle, ma perché ha avuto il merito di capire che il suo progetto aveva un futuro e il coraggio di farlo suo.

La conversione di Sarah arriva col “ti amo da sempre” di lui e non è difficile capire perché, visto che lui la mette al centro del suo mondo, regina assoluta della sua vita da sempre e per sempre. L’atteggiamento negativo ha come scopo ultimo quello di avere potere. Sarah ci sta dopo che gli è stato riconosciuto il suo potere di donna. Vuol forse dire che si sono trovati perché Kyle ha accettato di diventare negativo e non invece perché Sarah ha accettato di diventare positiva? No, vuol dire che le donne sono importanti anche in un rapporto positivo, oltre che in uno negativo. Il passare da un atteggiamento negativo ad uno positivo non significa per la donna rinunciare al potere, ma passare da un potere senza un progetto basato sulla costrizione (se tu uomo non mi cerchi, non sei un uomo) ad un potere con un progetto da realizzare basato sul piacere di costruire qualcosa insieme. Sarah accetta di fare, perché da questo punto in poi comincia a combattere il Terminator e perché continua a portare avanti il progetto di Kyle anche quando lui muore.

Tutti gli uomini e tutte le donne sono positivi nel momento cruciale del loro incontro, ma non tutti lo restano anche dopo e solo per queste coppie si può parlare di atteggiamento positivo, perché l’atteggiamento è qualcosa che riguarda il perseguire o meno il successo finale. Anche Ginger e Matt hanno come fine lo star bene, solo che si accontentano dello star bene di una sera. Sarah e Kyle puntano invece ad uno star bene stabile nel tempo, che riguarda il presente ma anche il futuro, di loro stessi, del figlio e in qualche misura dell’umanità intera.

Se è vero che l’amore di Sarah, a differenza di quello di Ginger, ha un progetto e un futuro, è anche vero che ogni amore positivo lo ha. Perché mai allora Sarah dovrebbe diventare una leggenda per la prossima generazione? Un buon motivo, secondo la clinica C e secondo questa lettura psicologica del film, è che lei sarebbe la prima donna ad ammettere l’esistenza di persone che non sembrano persone ma non lo sono, ovvero l’esistenza dell’atteggiamento negativo. La conoscenza di questo meccanismo del cervello umano non è importante solo per sconfiggere il Terminator definitivamente, ma anche e soprattutto perché mette a disposizione uno strumento per combattere l’atteggiamento negativo delle donne. In altre parole, Sarah accetta un concetto che non gli permetterà più di essere donna nel modo in cui lo sono le altre, costringendola a trovare nuove strade. Lei sarebbe pertanto la prima donna di una nuova specie di donne, essendo capace di riconoscere e quindi di combattere non solo gli atteggiamenti negativi aggressivi degli uomini ma anche gli atteggiamenti negativi seduttivi delle donne nell’esercizio del loro ruolo di donne.

26) Kyle lascia a Sarah la  guida dell’auto. Subito dopo Kyle è colpito. Sarah ha fatto suo il progetto di Kyle, tanto è vero che ora può prendere il suo posto, e non solo alla guida dell’auto. Ora Kyle può anche andarsene, sicuro che lei non farà morire quello che gli ha insegnato (la vera natura del Terminator). Se il suo ruolo era quello dello psicologo, chiamato a chiarire il più fondamentale dei meccanismi inconsci, è anche giusto che ora si faccia di parte. La di Kyle-psicologo non è una sconfitta ma una vittoria della psicologia che egli ha proposto a Sarah.

27) Il terminator perde le sue sembianze umane, rivelandosi per quello che è. Non è tanto importante distruggere il Terminator, ma prendere coscienza di come è fatto (nel film del robot che si nascondeva dietro a sembianze umane). Solo così si potranno identificare e combattere i molti Terminator che girano sulla terra, oltre al più pericoloso di tutti: quello che si annida dentro all’insaputa del soggetto. Questa parte del film, col Terminator che gira nudo, mostra il trionfo di Kyle. Le sue strane idee non erano strane idee, ma una realtà che chiunque può vedere coi suoi occhi, se ha voglia di vederla. E se non ha voglia di vederla, ora che ha gli strumenti per farlo, è lecito pensare che sia egli stesso un Terminator.

28) I due si rifugiano dentro una fabbrica. Stavolta è Sarah che guida. Sarah è stata a lungo negativa, ma ora non lo è più, perché adesso che ha gli strumenti per combattere il Terminator li usa. Un altro buon motivo per riconoscere la positività di Sarah è il semplice fare, indipendentemente da quello che fa, perché fare e positività sono le due facce della stessa medaglia.

30) Sarà una pressa a fermare il Terminator. E a pigiare il bottone è Sarah.  Il fatto che sia una macchina a fermare la macchina Terminator si presta bene a rappresentare che il grande nemico di Sarah non è esterno ma interno a lei. È una parte di lei, il sistema emotivo, che può essere negativo. Combatterlo è difficile proprio per questo, ma diventa facile quando si incontra una persona positiva e si è interessati a stabilire una relazione, perché bisogna essere necessariamente positivi per stabilire una relazione con una persona che proprio non ci sta ad essere negativa. La negatività delle donne, di cui tanto si è detto parlando di Sarah e di Ginger, è stata possibile perché gli uomini hanno accettato di essere negativi. Se Sarah sarà la prima donna a non esserlo più, mai e non solo in alcuni momenti felici, è perché Kyle è stato il primo uomo che non è sceso a patti con la negatività femminile, perché aveva troppo chiaro cosa c’era sotto le belle sembianze di un Terminator per amare un Terminator con la gonna.

32) Poi parte. La strada è lunga, ma dritta. Si, la strada della psicologia che combatte l’atteggiamento negativo è lunga, ma percorrerla sarà facile dopo i primi successi.


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