I soggetti ricevevano 2000 $ e poi do-
vevano scegliere carte da 4 mazzi…
In uno studio su 49 scimmie maschi
preadolescenti le scimmie sono state divise
in 4 gruppi
Connessioni che
stimolano (frecce
rosse) inibiscono
(frecce blu) la rab-
bia difensiva e la
predazione nei gatti
La predazione è l’attacco di un membro di una specie a
quello di un’altra specie, generalmente per mangiarlo.
Pressoché tutte le specie mettono in atto comportamenti aggressivi, che
implicano gesti di minaccia o reali attacchi diretti contro gli altri animali.
L’aggressione di un predatore è un’attività prevista, con
alta efficienza e bassa attivazione simpatica-emozionale
(a “sangue freddo”).
È invece estremamente eccitato-
emozionato chi si difende dalla predazione e sia chi
attacca sia chi si difende in una aggressione a uno della
stessa specie.
Sono genetici e stereotipati sia il comportamento di
minaccia (posture e gesti che ammoniscono l’altro ad
andarsene, altrimenti verrà attaccato),
Nato da una madre adolescente alcolizzata, che lo aveva allevato
con un patrigno alcolizzato e violento, Steve era un bimbo
iperattivo, irritabile e disobbediente. …Dopo aver lasciato la
scuola all’età di 14 anni, Steve trascorse gli anni della sua
adolescenza a fare a botte, rubare drogarsi e picchiare le
fidanzate. …Il counseling scolastico, l’assistente sociale e gli
incontri con i servizi di protezione dell’infanzia non riuscirono a
prevenire il disastro: a 19 anni andò a trovare una ragazza che lo
aveva lasciato da poco, la trovò in compagnia di un
altro è sparò al rivale, uccidendolo. Lo stesso giorno
tentò di suicidarsi. Adesso sta scontando una
condanna all’ergastolo.
Molti
comportamenti aggressivi sono legati alla riproduzione (come quelli per
assicurarsi l’accoppiamento o per la difesa di un territorio dove attrarre la
compagna o dove costruire un nido, o per la difesa della prole dagli intrusi).
Altri comportamenti aggressivi sono legati all’autodifesa, come quello a cui
ricorre un animale minacciato da un predatore.
sia il comporta-
mento di sottomissione (che indica la rinuncia alla
sfida).
Il comportamento difensivo (minacce o attacchi reali a
chi sta minacciando) è genetico (specie-specifico),
ma non stereotipato per poter sorprendere l’avversario.
I movimenti che un animale compie nell’at-
taccare o nel difendersi sono programmati da
circuiti neuronali localizzati nel tronco ence-
falico.
(com-
portamenti a rischio, aggressione compre-
sa).
L’attività dei circuiti troncoencefalici
sembra controllata da ipotalamo e amigda-
la.
Nei gatti il comportamento difensivo e
quello predatorio possono essere suscitati
stimolando la sostanza grigia periacquadot-
tale (PAG).
Gli studi hanno mostrato i
controlli mostrati a sinistra.
Molte prove indicano che le sinapsi sero-
tinergiche inibiscono l’aggressività
Concentrazione
di 5-HIAA nel
LCS (inibizione
aggressività e
altri comport. a
rischio)
(per lo più uccise da scimmie)
All’età di 2 anni, Joshua … scappava di casa e si buttava in mezzo al traffico. Colpiva a
calci e testate i familiari e gli amici. Infilzava il criceto con una penna e tentava di
strangolarlo. Aveva regolari accessi di rabbia, con crisi frenetiche in cui si metteva a tirare
i giocattoli. “Ad un certo punto cominciò a farsi del male: sbatteva la testa contro il muro,
si dava pizzicotti senza considerare le volte che saltava giù dal frigorifero. …Circondarlo
d’amore faceva poca differenza: all’età di 3 anni fu espulso dall’asilo per il suo
comportamento.
Diversi studi hanno appurato che i neuroni serotinergici esercitano una funzione inibitoria sull’aggressività
umana.
Una riduzione del tasso di rilascio della serotonina si associa ad aggressività e altre forme di com-
portamento antisociale, inclusi aggressione, incendio doloso, omicidio e violenza sui minori.
La flouxetina del
Prozac, un agonista della serotonina, rende meno irritabili e aggressivi (Coccaro, Kavoussi ’97)
Coccaro et al. ha esaminato uomini con aggressività impulsiva
riscontrando che quelli con l’attività serotinergica più bassa
avevano in misura maggiore parentele strette con soggetti le cui
storie erano segnate da problemi comportamentali simili.
Allele
(versione
del gene)
5-HTT
lungo
(efficienza
trasporto
serotonina
dimezzata)
Gli individui con almeno un allele
corto 5-HTT hanno si una probabilità
superiore di essere più ansiosi o più
depressi,
ma nonostante la notevole
riduzione dell’efficienza di trasporto
della 5-HT è solo una probabilità e
pure lievemente superiore (x Carlson,
che cita Lesch e Mossner 1998)
Per molti ricercatori la violenza impul-
siva dipende da una cattiva regolazione
delle emozioni.
La frustrazione sollecita
l’urgenza di rispondere emotivamente,
ma di solito riusciamo a calmarci.
La corteccia prefrontale ventrale (riceve da: talamo dorsomediale,
cort. temporale, area tegmentale ventrale, sistema olfattivo, amigda-
la; invia a: cort. cingolata, formaz. ippocampale, cort. temporale,
ipotalamo laterale, amigdala) influenza le risposte emozionali
prefrontale ventromediale
Corteccia prefrontale
ventrale
Cosa fa esattamente la CPV?
In un caso studiato da Eslinger e Damasio un
tumore poi rimosso aveva prodotto una lesione
bilaterale della c. orbitofrontale, che aveva la-
sciato intatta la sua eccellente capacità di giudizio
sociale ma aveva compromesso la capacità di
usare i ragionamenti nelle sue scelte
Evidenze empiriche suggeri-
scono che interfaccia la corteccia coi “meccanismi cere-
brali coinvolti nelle risposte emozionali automatiche (sia
apprese sia innate)”.
Usa le risposte emotive per guidare il
comportamento, controllando le reazioni emotive.
Normali: emoz. spiacev. prima => M.b
Lesioni CPV: emoz. spiacev. solo dopo
Les. amigdala: emoz. spiacev. mai
=> Le emozioni guidano la scelta prima della coscienza
Scelta corretta ma perdevano 5 invece di 25 (erano contenti)
=> La c. prefrontale ventromediale controlla il piacevole-spiace-
vole delle emozioni e non il corretto/sbagliato dei ragionamenti
Azionereste lo scambio sacrificando 1 per-
sona per salvarne 5?
Spingereste il
sacrificato? No.
Scelta sbagliata ma vincevano 5 invece di 25 (ne contenti ne scont.)
=> Comportamento gui-
dato dalle emozioni e non dai ragionamenti
L’amigdala gioca un ruolo fondamentale nel provocare rabbia e reazioni emotive violente, e la
corteccia prefrontale è fondamentale a sopprimere tali comportamenti, facendoci considerare le
loro conseguenze negative.
Disturbo antisociale di personalità => ridu-
zione dell’11% volume sostanza grigia prefr
Psicopatici => no attivazione prefrontale durante condiz. avversivo
Molti assoni serotinergici proiettano alla corteccia frontale, per cui è
probabile che un livello anormalmente basso di serotonina possa diminuire l’attività prefrontale.
Pare che la
serotonina diminuisca l’aggressività potenziando la capacità di controllo della c. prefrontale.
La sintesi del Carlson è che la
CPV (corteccia prefrontale ven-
trale) sembra fornire informa-
zioni sugli stati emotivi in corso
e le conseguenze prevedibili
delle nostre azioni a regioni del
cervello implicate nei processi
cognitivi, razionali e logici.
Questo tipo di informazioni
gioca un ruolo critico nella
nostra capacità di regolare e
controllare le risposte emotive,
incluse quelle che risulterebbero
in comportamenti a rischio,
rabbia e violenza
Questa differenza
emozionale tra il predatore
e la sua vittima ci dice che
è la sorpresa a rendere
necessaria un’emozione
che mobiliti rapidamente e
massicciamente le risorse
fisiche per far fronte ad
una situazione imprevista