P. 493 del Carlson 2014: Originale di Catani e al., D.H. Annals of
Neurology, 2005,57,8-16)
Nel caso 1 parliamo delle nostre percezioni: cosa vediamo,
ascoltiamo, proviamo, che odori sentiamo e così via.
Nel caso 2 parliamo dei nostri ricordi di quello che è
successo in passato.
Attivazioni durante ascolto di emozioni
Aree del linguaggio e significato
(p. 480 C2014) «Il linguaggio [che è solo quello umano perché gli antropologi ci dicono che quello tra animali va chiamato “sistema di
richiamo”] consente di accumulare le nostre scoperte e tramandare la conoscenza raggiunta da una generazione a quella successiva»
Studi su soggetti dove una occlusione ha causato la morte dei neuroni di un’area (infarto cerebro-vascolare
o ictus) o usando PET e RM per vedere le parti del cervello coinvolte in attività verbali.
Il linguaggio è lateralizzato e domina l’emisfero sinistro nel 90% dei casi.
Afasia = deficit nella produzione o comprensione linguistica dovuto ad una lesione
(no af. le sordità/paralisi)
Domina il destro
nel 27% dei mancini, nel 4% dei destrimani e nel 15% degli ambidestri
Il sinistro è specializzato su stimoli che si presentano in sequenza; il destro su stimoli i cui
contenuti sono presenti contemporanea-mente.
Sui contenuti del parlare, sia in
produzione che in comprensione, il destro conta quanto il sinistro.
3) nell’esprimere/riconoscere il tono emozionale della voce;
Produzione del linguaggio --------------------------------------------------------------------
Il destro è coinvolto:
1) nell’organizzazione del discorso (selezionare/riunire gli elementi di ciò che si vuol dire);
2) nel controllo della prosodia (ritmo del parlare, enfasi su singole parti, accentuazione, intonazione)
ma in altre parti
del cervello, soprattutto nelle aree associative.
«Le parole si riferiscono ad oggetti, azioni o relazioni col mondo. Il significato di una parola,
quindi, è definito dalle memorie particolari ad essa associate»
«queste memorie non sono immagazzinate nell’area primaria del linguaggio
Diverse categorie di memorie possono essere
immagazzinate in regioni differenti del cervello…
«…ma in qualche modo tutte queste memorie
sono legate le une alle altre, cosicché ascolt. la parola gatto le attiva tutte
mentre le assemblee cellulari
nella corteccia visiva associativa, ma anche in altre cortecce
associative, costituiscono la memoria del gatto.
Poiché queste
due assemblee cellulari si attivano nel contempo, divengono
collegate attraverso assoni che connettono le due regioni in
questione.»
«Se il bambino riesce a ripetere la parola gatto, si sviluppa una terza assemblea cellulare
nell’area di Broca
«La regola di Hebb dice che quando neuroni interconnessi si attivano ripetu-
tamente nello stesso momento, le connessioni sinaptiche tra di essi si rafforzano
[…] e divengono un’assemblea cellulare: un’assemblea di neuroni interconnessi.»
«Le assemblee cellulari nell’area di Wernicke costituiscono la
memoria del suono della parola,
e si formano interconnessioni tra tutte e tre le aree.»
«Il processo è invertito quando si descrivono verbalmente i propri pensieri: in questo caso si
parte dalla corteccia associativa e si va all’area posteriore del linguaggio, da qui all’area di
Broca, dove viene composta la frase grammaticalmente corretta da far pronunciare»
10 ipotesi (regola) di Hebb: i neuroni corticali rafforza-
no le loro connessioni quando risultano con frequenza
attivi contemporaneamente.
20 ipotesi di H.: il rafforza
mento può avvenire anche tra neuroni corticali di aree
lontane tra loro.
30 ipotesi di H.: neuroni fortemente
connessi agiscono insieme come un’unità funzionale
Parlare (produrre linguaggio comprensibile) richiede molte abilità.
(p. 508) «Innanzitutto si deve avere
qualcosa da dire.
Possiamo parlare (1) di qualcosa che sta succedendo [e gli animali solo di questo]
o (2) di qualcosa che è successo nel passato.
Segmento cor-
to anteriore
Area posteriore
del linguaggio
Sia la percezione di eventi presenti sia il ricordo di eventi passati coinvolgono funzioni
[contenuti] nelle regioni posteriori (lobo occipitale, lobo tem-porale e lobo parietale).
Si può anche parlare (3) di qualcosa che non è successa [per ora, ma può succedere domani e pensarci…].
Si conosce poco sui meccanismi dell’immaginazione, ma è molto probabile che siano coinvolti i processi della
percezione e della memoria» (ovvero le due cose implicate anche nel parlare del presente o del passato) .
Area poste-
riore del
linguaggio
(Carlson 2014: 490) «Che cos’è il significato [di una parola]?»
Per esempio conoscere il
significato della parola gatto significa essere capaci di immaginare le caratteristiche fisiche dei
gatti: come sono fatti, il suono che fanno quando miagolano, che hanno il pelo e altre notizie
che li riguardano, cosa mangiano, quanti anni vivono e via dicendo.
I miao che fanno i gatti
quando vogliono il cibo da mangiare saranno memorizzati sulle cortecce associative uditive.
La morbidezza al tatto del pelo dei gatti, se è nota, sarà memorizzata sulla corteccia associativa
somatosensitiva.
I ricordi delle azioni che si facevano col proprio gatto, se ne abbiamo avuto
uno, saranno nella corteccia associativa motoria
L’aspetto dei gatti sarà memorizzato nelle cortecce associative visive.
mentre le assemblee cellulari
nella corteccia visiva associativa, ma anche in altre cortecce
associative, costituiscono la memoria del gatto.
Poiché queste
due assemblee cellulari si attivano nel contempo, divengono
collegate attraverso assoni che connettono le due regioni in
questione.»
«Le assemblee cellulari nell’area di Wernicke costituiscono la
memoria del suono della parola,