2004 – OVUNQUE SEI

OVUNQUE SEI (Michele Placido, Italia 2004) è un film dove è difficile separare la realtà dal sogno ma una volta spiegato si rivela prezioso per capire l’incubazione quanto Last Night, col quale condivide la messa a confronto diretta di una incubazione “buona” e un’incubazione “cattiva” e… (continua)

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Fonte del video: filmsenzalimiti


…e capire quando l’incubazione è vera e quando invece “non è quello che vuol far credere di essere” è molto importante, perché una buona incubazione è fondamentale per l’amore positivo.

Nel commento al film il regista non dà l’impressione di capire cosa descriveva il suo film, ma questo è anche meglio perché dove non arrivava la ragione doveva fidarsi di ciò che piaceva al suo sistema emozionale, che è un vero esperto del tema trattato (l’incubazione di un amore per domani).

Il pubblico e la critica non hanno apprezzato (punteggio medio 4.2 su 10) ma se è questo è dipeso dal fatto che il film fa vincere l’incubazione che crea sofferenza, allora dopo la mia spiegazione dovrebbe piacere, perché nel mio commento evidenzierò quale è l’incubazione che portata nella vita di coppia la rende piacevole.

ATTENZIONE: quelli che segue sono commenti provvisori, perché ho solo cominciato ad analizzare il film e non è infrequente che andando avanti torni sui commenti già fatti.


|<= 1 – Sul fiume

Un uomo (Matteo) rema su un fiume, mentre una nonna porta a spasso la nipote di circa 7 anni (Ada) sulla riva di quello stesso fiume e un cane (Spina) abbaia.
 Ada: – Ciao papà! Ciao!
Matteo: – Ciao!
Poi vediamo Ada in braccio al papà che guarda un cucciolo di cane in una vetrina, ma forse questo è successo prima.

Mentre si sparano i fuochi d’artificio di inizio anno, Matteo (che fa il medico su un’ambulanza) pratica il massaggio cardiaco a un barbone, ma l’elettrocardiogramma dice che è morto e Matteo si ferma, notando che ora “ha la morte addosso” sotto forma di un insetto nero che cammina sulla pelle del morto.

|<= 2 – Capodanno

Le studentesse di medicina corrono allegramente nel corridoio del pronto soccorso e poi vanno a bere lo spumante insieme ai medici e Matteo ne guarda una in particolare (Elena).

Chirurgo (Leonardo) alla dottoressa (Emma) che era in sala operatoria con lui (e che è la moglie di Matteo visto che lui è passato a vedere se era sempre in sala operatoria e lei lo ha guardato): – Buon Anno anche a te! Che fai vieni [alla festa]?
Emma: – Ma si, dai!

Alla festa Leonardo parla con Emma, mentre Matteo li guarda da lontano. Emma sorride al marito.

Emma balla con Leonardo e poi, ballando da sola, va ad invitare con un sorriso il marito che stava seduto e che volentieri va a ballare con la moglie.


  • Facciamo il punto della situazione: la storia d’amore tra Emma e Matteo ha 10 anni, vista l’età della figlia, e nonostante la sua età veneranda (in un mondo capace di cambiare in 20 anni da come era prima di Internet a come è oggi al tempo di Internet veloce in ogni casa di un paese avanzato) i due sorridono sempre ogni volta che si guardano, il che ci dice che è stata una grande storia d’amore.
  • In dieci anni però il mondo è cambiato e tra dieci anni sarà obbligatorio aggiornare la struttura cerebrale condivisa tra Matteo e Emma che ha permesso loro di condividere casa e letto.
  • Oggi sia Matteo che Emma preparano in se stessi la struttura che andrà in uso tra 10 anni, coltivando i sogni che Matteo fa guardando Elena e che Emma fa quando viene guardata da Leonardo.
  • Se tra 10 anni le strutture preparate individualmente da Matteo e Emma saranno simili, loro rivivranno un nuovo amore tra di loro rimettendosi insieme sulla base di un accordo nuovo. Se invece saranno troppo diverse, Matteo cercherà un’altra donna ed Emma un altro uomo, e questo sarà un bene per entrambi perché desiderano cose diverse e sarebbe un problema vivere insieme.

Emma e il marito non aspettano ad arrivare a casa per fare l’amore, ma lo fanno in auto.


  • Questo desiderio così forte da dover essere soddisfatto prima di arrivare al letto che li aspettava a casa (che è molto più comodo di un’auto per fare sesso), si spiega col fatto che lei ha fatto dei sogni ballando con un Leonardo a cui piace molto e il marito ha fatto i suoi guardando la studentessa di medicina che evidentemente lo fa sognare.
  • Il segreto di Ferro 3 per portare l’amore e il desiderio dentro al matrimonio ha funzionato alla grande (sognare un amore per domani senza cambiare nulla nell’amore attuale), ma se Emma e Matteo non sanno cosa stanno facendo quando sognano Leonardo ed Elena, è più che probabile che i sogni andranno a fare danni alla loro vita di oggi.

La mattina dopo Ada sveglia la mamma con un Buon Anno e dice che c’è una novità, ma non è la nonna che ha portato a casa il fidanzato come s’aspettava Emma. È Ada che ha portato a casa il cane (Spina).

Il padre però porta subito il cane fuori di casa, dicendogli di non farsi più vedere.

Ada: – Mamma, non si tratta così un cane, il primo giorno dell’anno.
Emma (con voce dura): – La vuoi finire con questa storia?
A.: – Allora possiamo darlo alla nonna.
E.: – No, la nonna non può.

Nonna: – No, no, no. La nonna proprio non lo vuole. È tutta un’altra cosa.


  • Ada si allena a fare la donna emettendo giudizi morali, che è l’essenza del ruolo femminile nel mio modello del cervello.
  • La nonna classifica giustamente tutta un’altra cosa il non volere rispetto al non potere, il che ci servirà perché è tutta un’altra cosa se Emma non ce la fa ad evitare lo scontro tra i suoi sogni con Leonardo e la vita con Matteo o se invece non vuole evitare questo scontro cercando di capire come il cervello gestisce l’amore.
  • Sulla terra attuale nessuna donna vuol capire come il cervello gestisce l’amore, dopo di che i problemi dentro ad una coppia sono problemi voluti, perchè è chiaro che non si sanno gestire le situazioni se non si sa nulla sull’amore

Emma: – Hai fatto un patto col papà, che gli animali si vanno a vedere dove stanno. È vero o no?
Ada (andando via da tavola arrabbiata): – Nemmeno lui ha mantenuto quello che ha promesso. Come portarmi in giro con lui [sull’ambulanza].
Emma: – Il papà mantiene le promesse che può mantenere.

Poi però Emma si blocca incontrando lo sguardo di Matteo, come se non fosse più tanto sicura che il marito mantenga la promessa di fedeltà fatta a lei.


  • Drizziamo le orecchie sentendo parlare di promesse che si possono mantenere, perché una promessa che non si può mantenere la conosciamo tutti ed è la fedeltà coniugale in un mondo che fa coincidere l’amore col fare sesso. Perchè al sesso si può rinunciare ma all’amore no e sulla terra attuale amore e sesso sono obbligati a stare insieme negando la qualifica di amore ad un amore senza sesso tra pari età di sesso diverso.
  • Detto in altri termini: sulla terra attuale la promessa di fedeltà coniugale è volutamente formulata in modo che non possa essere mantenuta, chiedendo non solo la rinuncia a fare sesso con altre donne ma anche di desiderare di farci sesso.

Matteo scrive sul diario di Ada: – Oggi, primo gennaio, il papà giura alla sua bambina che l’8 Gennaio la porterà a fare un giro con l’ambulanza. E…
Ada: – E se non lo farai potrò portarmi a casa Spina.
M.: – No, no, no, il cane no.
A.: – Si, dai papà scrivi.
M.: – No, amore mio. Ti prometto quello che vuoi, ma il cane no. Per favore.
A.: – No.
M.: – Puzza il cane.
A.: – No, papà, non è vero.

M.: – Va bene, va bene. (torna a scrivere) e se non lo farà…


  • Notare che Matteo è intenzionato a mantenere le promesse visto che vuole in tutti i modi evitare di fare una promessa che gli dispiacerebbe di dover soddisfare.
  • Dopo di che la figlia potrà sostenere che lei voleva il proprio star bene tenendo in casa il cane sgradito al padre, ma non è vero perché l’incompatibilità tra padre e cane creerebbe dei problemi che ridurrebbero il benessere della figlia.
  • La figlia che insiste sul cane non cerca allora il proprio star bene ma lo star male del padre, dopo di che appare giustificato che il film finisca col padre che si allontana senza rimpianti da lei.

|<= 3 – Primo soccorso

Matteo (agli studenti): – La barella entra in ambulanza. Cosa controlliamo per prima cosa?
Studenti: – La respirazione.

Matteo (mentre Elena, quella col maglione blu, lo guarda con una particolare intensità): – L’ambulanza corre, la sirena è al massimo, la strada è piena di buche, spesso la gente non vi lascia passare. Dalla chiamata avete 9 minuti per arrivare sul posto. Le frenate sono brusce, ogni curva è come un pugno nello stomaco. Si lavora in condizioni di grande scomodità e di estrema tensione e rischiate di sbagliare anche le operazioni più semplici. Ma il punto è che voi non dovete sbagliare mai. Ricordate: ogni secondo male impiegato, lo regalate al vostro avversario, la malattia e la morte.

Studentessa: – Non la sta mettendo troppo sul drammatico?


  • No, signorina, se dietro a questi consigli vediamo dei consigli su come far vivere un’incubazione che rischia di morire ad ogni curva del matrimonio a cui si affianca, perché troppi matrimoni abbiamo visto morire per un secondo male impiegato nell’amore di una sera, che avrebbe dovuto tenere in vita il sogno fatto nell’incubazione ma la uccide se impiega anche solo pochi secondi a fare un sesso che invece doveva essere tanto desiderato quanto non fatto.

Matteo (dopo aver detto che vuole scoraggiare a fare quel mestiere chi non la mette sul drammatico: – Per fare questo mestiere ci vogliono tre qualità: nervi saldi, competenza e… (davanti ad Elena che si è alzata) e un cronometro al posto del cuore.
Elena: – Posso andare a fare la pipì?
Matteo: – Lei non ha nessuna di queste tre qualità.

Elena: – Non lo so. Ci devo pensare.


  • E io voglio scoraggiare chi non mette sul drammatico l’amore di una sera che può tanto rafforzare il matrimonio quanto perderlo, quasi sempre la seconda su Terra1 ma quasi sempre la prima su Terra2.
  • Come quasi sempre il medico sull’ambulanza fa il massimo, poi se il soggetto muore è perché doveva morire e non certo per colpa del soccorso, così l’amore di una sera che va in soccorso di una incubazione che ha bisogno di un momento di realtà fa il massimo anche per il matrimonio, poi se era destinato a finire è colpa del matrimonio e non dell’incubazione di un amore per domani.
  • Il cronometro al posto del cuore deve stabilire quando è il momento di fare sesso e quando invece è troppo presto, e non parliamo di aspettare ancora per qualche ora ma per diversi anni.
  • La qualità che manca ad Elena è di saper trattenere un desiderio fisico lecito ma in quel momento inopportuno, e non parliamo di impulso a fare la pipì ma di impulso a fare sesso, dopo di che le competenze che Elena è venuta ad imparare per far bene domani quel lavoro non servono a nulla, come non serve a nulla un medico bravissimo che arriva quando il paziente è già morto perché ha perso 5 minuti per andare a fare la pipì quando poteva e doveva rimandarla alla fine del servizio d’urgenza.
  • Quanto al pensarci di Elena, va bene, ma stiamo aspettando da 5 mila anni un’incubazione fatta a regola d’arte e a questo punto le donne sicuramente c’hanno pensato abbastanza da poter decidere con cognizione di causa.

Ada dice ad alta voce le situazioni del passato della madre e del padre associate alle foto che trova nella scatola. Poi mostrando una foto chiede: – Mamma, questo signore chi è?

Guardando tra le foto, Emma rivede Matteo che spingeva la sua Vespa al tempo in cui era studentessa di medicina come lui, una foto che ieri era il sogno di una amore futuro e oggi è il passato dell’amore presente.


  • Ada elenca una piccola parte dei molti contenuti del cervello dietro di sua madre, quegli stessi contenuti che permetterebbero a lei di continuare a far vivere Matteo anche se lui morisse.
  • Emma in questa foto è tra due uomini, un uomo giovane (Matteo) che le propone l’amore positivo di Terra2 considerando l’incubazione di un amore per domani un progetto per il futuro nuovo da provare con una donna nuova (Elena) e da vivere domani con la stessa donna di oggi (Emma) ma resa diversa dal passare del tempo (chiamiamola Emma2) e solo se lei non vorrà condividere questo progetto allora lo vivrà con quella nuova, cioè con Elena o con qualcuna come lei.
  • L’uomo vecchio (Carlo) invece le propone l’amore negativo di Terra1, un amore che ha 5 mila anni sulle spalle, considerando l’incubazione di un amore per domani come il rivivere al presente e con persone nuove (Leonardo) un amore già vissuto nel passato con altre persone (Matteo) che avevano ieri le stesse intenzioni che Leonardo ha oggi.
  • Questi due uomini sono attori e recitano la parte scritta per loro dal regista, che nel film fa quello che nella vita fanno le donne essendo chiamato a sceglierà a quale di queste due concezioni opposte dell’amore dare un futuro, scegliendo l’amore di Terra1 che prevede la morte di Matteo e la sua sostituzione con Leonardo, un corpo nuovo per una concezione dell’amore vecchia (quella messa in bocca all’attore vecchio ovvero a Carlo).
  • Io vi propongo questo film per mostrare alle donne che sarebbe meglio per loro se scegliessero l’incubazione che crea un futuro diverso coi materiali del presente e del passato come proposto da Matteo ad Elena, perché Elena è sempre sorridente e Matteo pure, mentre Emma e Leonardo sono sempre sofferenti perché devono giustificare a se stessi l’uccisione di Matteo per sostituirlo con Leonardo.

Un Matteo molto sorridente aiuta una Elena altrettanto sorridente a far partire uno scooter che faceva i capricci, ed Emma li vede.
Arrivati a casa Emma guarda Matteo con l’interesse con cui lo guardava ai tempi in cui lei era una studentessa e lui le faceva la corte. Emma dice che si è ricordata di loro 10 anni prima e chiede se esce con lei stasera.

Matteo: – Ma dai!


  • Benvenuti su Terra2 dove un Matteo sposato mette amore nell’amicizia con Elena perché sta sognando un amore per domani da condividere con Emma2 e solo se lei non lo vorrà lo condividerà con Elena o con una come lei.
  • Godetevi la loro allegria senza pensare che sono destinati entrambi a morire, perché questo succedeva su Terra1 ma su Terra2 non muoiono affatto e riportano l’amore e il desiderio dentro al matrimonio di Matteo1 ed Emma1, nell’attesa del nuovo matrimonio tra Matteo2 ed Emma2.

Mentre Leonardo assistito da Emma fa un’operazione sul cervello (Lui: “Che cazzo c’ha questo nella la testa, la merda?”)…


  • Il linguaggio non è da chirurgo, ma introduce al concetto che le intenzioni che si hanno in testa possono essere da negativi (nel linguaggio corrente da stronzi, da cui la merda), o essere intenzioni positive, e l’aria tesa in sala operatoria trasmette l’idea che le intenzioni negative ce l’abbia lui con Emma.
  • Scegliendo l’incubazione di Matteo voi vi perdete questo clima, il clima di Terra1, che è molto meglio perdere che trovare.

 … Elena va sull’ambulanza insieme a Matteo, ma lei dentro e lui accanto all’autista.
Al ritorno Matteo è disteso perché non ha nessuno a bordo e va dietro pure lui, in un clima leggero e sorridente.
Elena gli racconta spontaneamente che fa il terz’anno, abita in un monolocale e che non sa se ha le qualità per fare il pronto soccorso.
Matteo dice che non sa che qualità servono per “trattenere la vita”. Ad uno scossone dell’ambulanza lei è sbalzata dal sedile e va addosso a lui. Ridono felici.

Matteo: – Guarda che tu devi soccorrere, non essere soccorsa.


  • L’ambulanza è un ambiente difficile quanto la sala operatoria ma scegliendo il momento giusto in cui Matteo va a parlare ad Elena, quello durante un ritorno senza alcun malato a bordo, il clima della relazione è leggero e sorridente, loro sono vicini fisicamente e il desiderio di sesso c’è ma non diventa sesso fatto ora, prematuramente perché il sesso si fa alla fine del viaggio e adesso il viaggio consistente nel sognare un amore per domani è appena cominciato.

|<= 4 – Suoni

Leonardo si avvia verso la porta per tornare a casa dopo aver guardato verso la stanza dove Emma è in servizio, ma poi ci ripensa e va da lei.
Emma (guardando al computer l’operazione fatta): – Le aree nobili del cervello sono state ben rispettate. Diciamo che il decorso dovrebbe essere tranquillo.
L. (sedendosi tra Emma e il monitor sulla parete, senza alcuna traccia di allegria): – Non mi va di tornare a casa.
Emma fa finta di non sentire e continua a parlare del paziente.

Emma (non potendo più ignorare che lui non è lì per parlare di lavoro): – Beh, che c’è?

Leonardo (imbarazzato): – Che c’è? (Sorriso sforzato, al quale lei risponde con un sorriso) Beh, ragioniamo. Io ho molta più voglia di te di quanto tu di me e questo lo sappiamo. Di conseguenza dovresti fare un piccolo sacrificio. Diciamo un atto minimo di generosità. Però mi farebbe un grande, grandissimo piacere.


  • Leonardo non dice di cosa ha voglia, ma possiamo escludere che abbia ha voglia di amarla visto che per quello non serve il consenso di lei, per cui pensiamo che abbia voglia di fare sesso.
  • Su Terrae dunque ha voglia di possederla, facendo un sesso che non significa ti amo ma tu sei mia e di nessun altro, marito compreso.
  • Nel momento in cui Leonardo chiede qualcosa di importante nel campo dell’amore, Emma ha due possibilità…

La prima risposta di Emma è un sorriso che sentiamo ma non vediamo perché lei tiene la mano davanti alla bocca.
Emma (dopo un’esitazione): – Messa così non fa una piega, ma sfortunatamente il sacrificio non è piccolo. A me non va di essere generosa.

Leonardo spegne la luce. Emma risponde al telefono e nel frattempo la riaccende. Leonardo spegne la luce di nuovo.


  • Di essere generosa è l’ultima cosa che desidera una persona dentro ad una relazione negativa, dove meno si da e più ci si sente superiore all’altra persona] [Dare è un piacere per la persona positiva, ovvero per la persona che ama davvero, mentre è un sacrificio per la persona negativa.
  • La luce del sole, e un poco anche quella artificiale, porta la gioia di vivere e possiamo dire che l’amore vero accende la luce mentre quello negativo la spegne, come fa qui Leonardo.
  • La figura più brutta ce la fa Leonardo, ma non bisogna mai dimenticare che lui è obbligato a cercare il sesso e una Emma che tradisce coi suoi sorrisi di gradire l’interessamento di Leonardo ma non fa nulla per toglierlo dall’imbarazzo non è meno antipatica, anche se la sua antipatia è più sottile e meno vistosa

Nel frattempo Matteo guarda Elena nello specchietto retrovisore e lei guarda lui. Si guardano negli occhi, alla pari, senza nascondere il loro interesse ma lasciandosi la libertà di ricambiare o meno l’interesse.

Poi vediamo Matteo guardare la ferita di un ragazzo di colore steso in terra a mezzo molti stracci ed Elena avvicinarsi più per sostenere Matteo che per imparare qualcosa.


  • A me non interessa però criticare la negatività della relazione tra Leonardo ed Emma, quanto far notare che Matteo ed Elena partono dalla stessa situazione degli altri due ma approdano a tutt’altri climi, perché vanno in una direzione diametralmente opposta non cercando il possesso ma il piacere.

… (si salta al finale)


|<= 16 – Neve

È di nuovo natale, visto che nevica, quando Leonardo ha preso il posto di Matteo accanto ad Emma.

Ada sale sopra un rudere storico e vede il cane Spina andare a far festa ad un uomo.

Ada: – Papà.


  • Questa bambina al momento non è bellissima ma può diventarlo e lo diventerà quando amerà davvero qualcuno, e qui vediamo un assaggio di questa trasformazione in meglio perché in quest’inquadratura la bambina appare molto bella, oltre che molto innamorata del papà dei suoi sogni.

Si, è proprio il papà, visto che la guarda e la guarda con amore, precisamente il papà sognato da Ada, visto che considera il cane uno di famiglia e che questo era il sogno di Ada all’inizio di quell’anno che ora sta per finire.

Mentre il cane è reale, visto che torna da Ada che gli vuole più bene di chiunque altro…

… il papà è uno sogno di Ada, perché nessun padre reale andrebbe via per sempre da sua figlia senza voltarsi indietro come fa quest’uomo, in nessun caso e a maggior ragione se la figlia lo guarda con un amore tale da renderla bellissima pur non essendo al momento una bambina che brilla per la sua bellezza.


  • Perché il papà sognato da Ada è morto annegato e pur continuando a vivere nel cervello dietro della figlia non viene e non verrà mai più a dirle “ti amo, piccola”, per cui prima o poi morirà anche nel ricordo?

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